Agenpress – La tecnologia Da Vinci (creata dalla societĆ statunitense Intuitive Surgical) si trova ora in tutto il mondo. I robot, o meglio i ‘dottor robot’ sonoĀ ormai entrati nella sanitĆ moderna. Fanno ormai parte della quotidianitĆ le operazioni chirurgiche che vengono svolte senza il contatto delle mani del medico e sempre piĆ¹ con braccia automatiche che vengono manovrate a distanza dal chirurgo.
L’apparecchio Da Vinci Xi (con quattro braccia mobili e interscambiabili) permette una visione in 3D con un ingrandimento fino a 10 volte ed elimina il tremore del chirurgo.
A giugno 2019, secondo quanto spiegato a margine dell’incontro di presentazione del robot Da Vinci Xi al San Camillo Forlanini di Roma, sono piĆ¹ di 5000 le piattaforme Da Vinci distribuite nel pianeta.
In Italia i sistemi di questa robotica sono 122, che hanno permesso, nel solo 2018, di fare piĆ¹ di 20.000 interventi con il robot (un incremento di oltre il 18% rispetto al 2017).
Ad oggi questa chirurgia robotica ĆØ applicata in urologia, chirurgia generale, ginecologia oncologica, chirurgia toracica, cardiochirurgia, urologia pediatrica, ginecologia benigna, otorinolaringoiatria e chirurgia dei trapianti. Il sistema robotico offre vantaggi ai pazienti e agli operatori rispetto alla chirurgia open (dunque, a corpo aperto), ma anche rispetto alla laparoscopia tradizionale o alla piĆ¹ avanzata laparoscopia teleassistita perchĆ© garantisce quella che si definisce la “radicalitĆ oncologica”, con la facilitĆ di accesso a parti del corpo difficili da raggiungere.
Ha minor tempo operatorio rispetto alla laparoscopia, permette piccole incisioni (con migliori risultati estetici), minore necessitĆ di trasfusioni e minor dolore post-operatorio. I tempi di ospedalizzazione vengono ridotti, e in diversi casi sono stati dimezzati.