Manfredi Lefebvre a Italian Investment Council-Remind: “ho fiducia nel sistema italiano che ha dimostrato di sostenere le imprese in tempi difficili”

AgenPress. Fra i protagonisti delle buone pratiche del settore privato all’Italian Investment Council – Remind Manfredi Lefebvre Presidente Gruppo Heritage e Vicepresidente Remind ha condiviso la sua esperienza imprenditoriale e l’entusiasmo per il futuro degli investimenti in Italia a partire dalla sua storia lavorativa, incominciata all’età di 19 anni, in prosecuzione ad una tradizione industriale familiare che da sempre è punto di riferimento nel mondo.
“Io ho cominciato a lavorare a 19 anni, ne ho 70, quindi ci sono 50 anni di lavoro. In particolare, io mi sono trovato a ereditare un nome particolare, che non sempre per un giovane era la cosa più facile, però per me è sempre stato uno stimolo perché ho sempre avuto una grandissima ammirazione per mio padre e quindi è stato un elemento di spinta e non di rivalità o che mi ha soffocato.

È una famiglia che ha avuto una tradizione industriale lunga, perché abbiamo cominciato a essere industriale nel 1800, varie industrie, prima di tutto era l’industria della carta, l’industria chimica relativa alla carta, l’industria della carta da parati, l’editoria eccetera, quindi una lunga tradizione che, come spesso succede nelle famiglie, alla terza generazione, si è trasformata in un godimento della ricchezza accumulata e poche iniziate industriale, poi una generazione di sonno e poi è arrivato mio padre, che era uno scatenato e tu l’hai conosciuto perché era grande amico di tuo padre. Io mi sono trovato in questa situazione qua che è stato un enorme stimolo, in particolare, se posso dire, la mia vita è stata all’inizio avviata accanto a mio padre, lui mi ha messo nel suo ufficio accanto a lui a 19 anni e la ragione per la quale ho cominciato così presto mi portava avanti, lui aveva interessi in tutto il mondo, acciaieria in Messico, compagnia di navigazione, imprese di costruzione in Arabia Saudita, insomma esperienza più cosmopolita di così non avrei potuta averla.”

Presidente Gruppo Heritage e Vicepresidente Remind

Dopodiché ha inizio la grande esperienza delle navi da crociera: “Io avevo lavorato in questa compagnia di crociera, nel training che mi aveva fatto fare quando avevo 20/21 anni, mi aveva mandato in una compagni di crociere che era una compagnia di transatlantici che facevano le rotte dell’immigrazione e quando le immigrazioni si sono fermate, gli armatori non sapevano che farci di queste navi, e si sono inventati le navi da crociera, ed è stato un affare che è andato crescendo e quando ci siamo entrati noi, erano 3 milioni di crocieristi, quest’anno sono 33 milioni di crocieristi e quindi dico: “ma papà, che ci facciamo con delle navi da crociera?”, “no, no, è un’operazione interessante anche perché possiamo costruire le prime navi costruite appositamente come navi da crociera, quella Fincantieri, per cui ordinammo queste prime 3 navi da crociera che furono fatte specificatamente, non erano delle riconversioni di navi passeggeri adattati a fare le crociere, erano navi costruite per essere navi da crociere, le prime scatole.

Manfredi Lefebvre, Silvia Lefebvre, Massimo Ponzellini, Paolo Crisafi

Voi vedete queste navi fatte a scatola che sono fatte per sfruttare meglio gli spazi in proporzione, il nostro amico della CDP lo sa bene, perché essendo azionista della Fincantieri, sono le prime navi fatte per massimizzare i volumi e quindi il costo della nave e quindi partimmo con questa compagnia qui che in realtà per noi, se uno va storicamente è stata una ripresa d’attività, perché nel 1818 avevamo una compagni di navigazione che faceva i collegamenti attorno alla penisola italiana, nel Regno delle Due Sicilie, e con una delle navi nel 1833 fu fatta la prima crociera al mondo ed era una compagnia che era nostra e della famiglia Rothschild, quindi è stata una ripresa di un certo spirito e non ce la siamo goduta a lungo perché abbiamo ricevuto un’offerta che non potevamo rifiutare, per cui dopo 4 anni vengono e ci propongono di rivendere questa compagnia con un profitto molto alto”.

Oltre alla sua esperienza nel settore turistico, Lefebvre ha condiviso la sua fiducia nel futuro degli investimenti in Italia. “Sono ottimista sulle opportunità di investimento nel nostro paese, e ho fiducia nel sistema italiano che ha dimostrato di sostenere le imprese in tempi difficili,” ha affermato.

Con progetti di espansione in corso e una visione orientata al futuro, Manfredi Lefebvre continua a incarnare lo spirito imprenditoriale e l’ottimismo che sono fondamentali per il successo degli investimenti in Italia e oltre.

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