AgenPress – Due agenzie alimentari dell’Onu hanno emesso lunedì severi avvertimenti sulle molteplici crisi alimentari incombenti sul pianeta, guidate da “shock” climatici come la siccità e aggravate dagli impatti della pandemia di COVID-19 e dalla guerra in Ucraina che hanno provocato prezzi di carburante e cibo in aumento.
La valutazione è arrivata in un rapporto di due agenzie alimentari con sede a Roma: il Programma alimentare mondiale (WFP) e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).
Il Direttore Esecutivo del WFP David Beasley ha affermato che, oltre a ferire “i più poveri tra i poveri”, la crisi alimentare globale minaccia di sopraffare milioni di famiglie che se la cavano.
“Le condizioni ora sono molto peggiori rispetto alla primavera araba nel 2011 e alla crisi dei prezzi alimentari del 2007-2008, quando 48 paesi sono stati scossi da disordini politici, rivolte e proteste”, ha affermato Beasley in una nota. Ha citato come “solo la punta dell’iceberg” le crisi alimentari ora in Indonesia, Pakistan, Perù e Sri Lanka.
Il rapporto chiede un’azione umanitaria urgente per aiutare i “punti caldi della fame” dove si prevede che la fame acuta peggiorerà nei prossimi mesi.
Le agenzie delle Nazioni Unite avvertono anche che la guerra in Ucraina, invasa dalla Russia a febbraio, ha esacerbato il già costante aumento dei prezzi di cibo ed energia in tutto il mondo.