Palamara ad Alessandro Barbano: “Mi sono limitato ad esporre i fatti, gli stessi fatti che avrei voluto esporre al CSM”

AgenPress. “(…) “L’azzardo è questo, ormai, mi permetta di dirlo, non lo dico più solo io, lei è stato sempre un attento osservatore delle vicende interne alla magistratura, anche da un osservatorio privilegiato quale è stata la realtà napoletana, una realtà centrale nel dibattito interno alla magistratura.

L’azzardo è stato quello, lo dice la mia storia, questo è un racconto diretto, di quella che è stata la mia avventura politico-associativa all’interno della magistratura, su questo però ovviamente voglio ribadirlo, il mio racconto non è assolutamente un racconto contro, ma vuole essere un racconto per quei tanti magistrati, oltre che per i cittadini, che mi hanno chiesto:

“Luca, devi raccontare quello che è accaduto.”, che tanto per essere chiari era quello che volevo raccontare anche al CSM con quella favosa “lista testi”, volevo che in qualche modo non fossi solo io a dover raccontare ma fossero coloro i quali avevano con me condiviso un percorso, avevano “navigato” (per usare un espressione contenuta nel libro) nel periodo delle correnti, volevo si facesse il punto della situazione, assumendomi, evidentemente la mia quota di responsabilità per l’attività compiuta.

Grazie al direttore Sallusti, ho potuto raccontare i fatti come sono accaduti nel modo più fedele possibile, e rendere “pubblico” il funzionamento del “sistema”, che adesso va cambiato, è evidente che il sistema non può essere cambiato eliminando una sola persona, al di là della mia figura, io non voglio personalizzare, il discorso va messo sul tavolo per tutti, affinché si possa fare una riflessione. Quello era il sistema, “ci sarà uno più bravo di me?”, sicuramente, questo nessuno lo mette in dubbio, però gioca con le stesse regole, perché ancora oggi le regole sono quelle.”

Così Luca Palamara ad Alessandro Barbano durante l’intervista a War-RoomBooks.

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