Pil. Ue vede al ribasso stime Germania. Non hanno superato il tetto del 3% Lussemburgo, Svezia e Danimarca

AgenPress – La commissione Ue rivede al ribasso, rispetto al luglio scorso, le stime economiche per la Germania. Nelle previsioni economiche d’autunno si prevede che il Pil del Paese teutonico chiuderà il 2021 al 2,7%. In luglio la commissione stimava che Berlino chiudesse il 2021 con un Pil al 3,6%. Rivisto al ribasso per il 2021 anche il Pil della Spagna (4,6% nelle stime d’autunno rispetto al 6,2%) di quelle estive.

La Francia, come l’Italia (Pil al 6,2% secondo le stime autunnali che in estate si fermavano al 5%), vede invece una revisione al rialzo delle stime Ue: Parigi chiude l’anno con il 6,5% rispetto al 5 previsto in estate.

Guida la classifica Ue del Pil nel 2021, secondo le stime della commissione, è l’Irlanda con un balzo ciclopico al 14,6%, seguita dall’Estonia al 9 e dalla Croazia all’8,1%. La crescita del Pil minore è proprio quella della Germania (2,7%), seguita da Repubblica Ceca (3%), Finlandia (3,4%, fanalino di coda nell’ambito della zona euro) e Slovacchia (3,8%). Nettamente migliori della media Ue del 5% sono anche i tassi di Ungheria (7,4%), Grecia (7,1%) e Romania (7%).

Tre invece i Paesi che, nonostante la crisi Covid, non hanno superato il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil: Lussemburgo, Svezia e Danimarca. Sul fronte opposto, a guidare la classifica del deficit sono Malta (11,1%), Grecia (9,9%) e Lettonia (9,5%), seguiti in quarta posizione dall’Italia (9,4%).

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