Prematuri: nella mozione approvata alla Camera il follow-up per seguirli

Per la Società Italiana di Neonatologia un passo importante a favore di famiglie e natalità


AgenPress. “Sono tanti i bambini che in Italia nascono prima del termine della gravidanza, circa 30.000. Di questi 4.500 hanno un peso < 1500 gr. e prematurità grave. Tutti hanno bisogno di un’assistenza adeguata e di un programma di Follow-up strutturato e multidisciplinare. Oggi è stato fatto un passo importante per i neonati prematuri, perché tra le misure indirizzate all’infanzia e all’adolescenza sono stati considerati anche i più fragili, coloro che hanno bisogno di maggiore cura ed attenzione”.

 Il Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), Prof. Fabio Mosca, commenta così le due mozioni approvate dalla Camera, a firma di Paolo Lattanzio del Pd e Francesco Lollobrigida di Fdl, per un nuovo Piano del Governo sull’infanzia e l’adolescenza, che vedono insieme ai proponenti anche il dott. Paolo Siani, Pediatra e Parlamentare, Capo gruppo Pd Commissione infanzia e adolescenza.

Tra i diversi impegni infatti c’è quello di promuovere in ogni regione una rete di servizi di Follow-up per seguire i neonati prematuri o con patologia cronica e per sostenere le loro famiglie anche con un’assistenza domiciliare adeguata. La SIN da sempre sostiene la necessità del riconoscimento ufficiale, da parte del Sistema Sanitario Nazionale, dei Servizi di Follow-up multidisciplinari, che oggi rappresentano una realtà troppo varia ed eterogenea, spesso insufficiente quanto a risorse strutturali e di personale. Carenze che gravano sia sulla salute dei neonati, sia sulle famiglie in termini economici e di qualità nell’assistenza.

“Ci auguriamo che la legge venga presto approvata, sempre a tutela di mamme e neonati e anche a difesa della natalità. Occorre infatti prevedere politiche sociali ed economiche sempre più organiche e strutturate, che mettano al centro la famiglia e che favoriscano la genitorialità, proprio quello che si sta provando a fare oggi. Un altro passo per mettere il Neonato al centro del futuro.” conclude il Prof. Mosca.

 

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