Recovery. Più di 300 pagine, il Piano si articola in 6 Missioni e 4 importanti Riforme  

AgenPress –  “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni”. Lo si legge nel comunicato stampa del Cdm.

L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del programma Next Generation EU (NGEU), predisposto dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica e che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

Nel testo del Piano, più di 300 pagine, si descrive l’Italia tra 5 anni, più verde e più digitale. Ecco quali sono i punti principali.

Il Piano si articola in 6 Missioni (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) e 16 Componenti.

Al Sud andrà il 40% dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in totale 82 miliardi. Per la digitalizzazione arriveranno 14,58 mld (36,1% del totale). Per la rivoluzione verde e transizione ecologica ci saranno 23 mld (34,3%). Per la mobilità sostenibile previsti 14,53 mld (53,2%), mentre per l’istruzione e ricerca 14,63 mld (45,7%). Per l’inclusione e coesione previsti 8,81 miliardi (39,4%). Per la salute previsti circa 6 miliardi (35/37%).

Il Governo intende attuare quattro importanti riforme di contesto: pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza.

Gli investimenti previsti avranno un impatto significativo sulle principali variabili macroeconomiche e miglioreranno in maniera importante gli indicatori sui divari territoriali, l’occupazione giovanile e quella femminile. Il programma di riforme potrà ulteriormente accrescere questo impatto.

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