Recovery. Speranza, 2 mld per 1350 case di comunità

AgenPress –  “Investiremo 2 miliardi sulle case di comunità, luoghi di assistenza sanitaria e accompagnamento di natura sociale. Ne finanzieremo 1.350 e saranno una prima risposta sia di carattere sociale che sanitario”.

Così il ministro della Salute Roberto Speranza, in Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale.

“La pandemia insegna che spesso dove c’è un problema sociale arriva un problema sanitario ed è vero anche il contrario, dove c’è un problema sanitario arriva poi quello sociale. Questi 1350 presidi reali presenti in tutte le aree del paese prevedono il coinvolgimento di soggetti di cure primarie e assistenti sociali”.

Le case di comunità, ha aggiunto Speranza, “prevedono una relazione tra i servizi sanitari nazionali e i comuni, perché l’assistenza sociale è connessa ai servizi che i comuni offrono” e saranno luoghi “multiprofessionali” in cui ci sarà “un primo contatto tra cittadino e Servizio sanitario nazionale, per come meglio indirizzare ciascun cittadino in base al suo bisogno”. Questa sarà solo una delle voci attraverso cui si declinerà il progetto che il ministro ha già più volte definito come “servizio sanitario di prossimità”.

Con questo termine, ha aggiunto, “intendiamo un Ssn che si avvicina e accompagna i bisogni dei singoli cittadini e questo significa fare scelte fondamentali come decidere che la casa sia il primo luogo di cura. Abbiamo previsto ben 4 miliardi sull’assistenza domiciliare, proprio con questo obiettivo. Siamo il paese con il maggior numero di anziani in Europa ma nonostante questo avevamo dati di copertura di assistenza domiciliare molto bassa. Se i paesi Ocse dedicano a questa voce in media il 6% della spesa sanitaria, fino allo scorso anno l’Italia era solo al 4%”.

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