Reddito cittadinanza. In Abruzzo e Molise scoperti 319 furbetti. Denunciati. Danno per lo Stato 2mln di euro

AgenPress – In Molise sono 128 coloro che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto. E’ l’esito dei controlli effettuati in regione dai Carabinieri e resi noti questa mattina dal comando Abruzzo e Molise. Complessivamente sono stati erogati 844mila euro a soggetti che non avevano i requisiti. Si tratta di 93 italiani e 35 stranieri.

Complessivamente i percettori del reddito di cittadinanza in Molise sono 6.319, tra questi ne sono stati controllati 4.114 pari al 65 per cento.

Per quanto riguarda i dati delle singole province, in quella di Campobasso gli irregolari sono 88 (per un importo percepito di 535mila euro), in quella di Isernia sono 40 (importo percepito 309mila euro). Il periodo preso in considerazione è dal mese di giugno al mese di ottobre 2021.

Sono 383 in Abruzzo e Molise le irregolarità riscontrate, il 5,9% dei controlli, e 319 le persone denunciate per indebita percezione del reddito di cittadinanza, per una somma complessiva indebitamente percepita di un milione 917.361,85 euro.

Nelle due regioni su 27.632 nuclei familiari di percettori del reddito di cittadinanza ne sono stati controllati 6.445 (10.642 persone). Tra le persone denunciate ve ne sono circa la metà (163) censite nelle banche dati, due delle quali per associazione a delinquere.

Fra i casi di denuncia spiccano quella di un titolare di autonoleggio, con capitale sociale di 97.000 euro e proprietario di 27 autoveicoli, che ha percepito 6.500 euro di reddito di cittadinanza e 4.000 euro di ristori previsti dal decreto ‘Sostegni’. E quello di una donna che ha visto accolta la domanda presentata all’Inps di Campobasso, nonostante nei dieci anni precedenti fosse stata condannata in via definitiva per reati ostativi: estorsione continuata in concorso con l’aggravante speciale di agevolare un’associazione di stampo mafioso.

E ancora il caso di due afghani e due nigeriani, profughi entrati in Italia per la prima volta da meno di 10 anni, già collocati in strutture di accoglienza del progetto Sprar a Campobasso, che nelle more della definizione delle pratiche per il riconoscimento dello status di “protezione internazionale” hanno presentato domanda di ammissione al Reddito di Cittadinanza dichiarando, falsamente, di risiedere nelle strutture di accoglienza dove erano stati ospiti, ma dalle quali erano stati già dimessi a seguito di chiusura delle stesse; erano stati quindi cancellati dall’anagrafe comunale per “irreperibilità”. Per due di loro il Prefetto di Campobasso aveva anche emesso provvedimento di “revoca delle misure di accoglienza”.

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