Reddito di cittadinanza. Scoperti altri furbetti, 30 a Palermo 5 a Cagliari

AgenPress – I Carabinieri di Lercara Friddi hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, per indebita percezione del “reddito di cittadinanza”, 30 persone, di età compresa tra i 20 e gli 80 anni, tutte residenti a Lercara.
A conclusione di una peculiare attività investigativa avviata nel gennaio scorso, i militari hanno appurato che le 22 donne e gli 8 uomini, per lo più incensurati, al fine di eludere i controlli da parte dell’INPS, avevano reso dichiarazioni mendaci o incomplete nella dichiarazione sostitutiva unica, omettendo dati obbligatori e percependo, quindi, indebitamente il reddito di cittadinanza, ovvero percependolo in misura superiore al dovuto.
Il danno erariale complessivo è quantificato in circa € 235.000 e sono in corso le procedure per la sospensione del beneficio ed il recupero di quanto indebitamente percepito.

Altri cinque persone hanno incassato con il reddito di cittadinanza quasi 40mila euro, ma non ne avevano diritto. Sono state segnalate dalla Guardia di finanza all’Inps per aver percepito illegalmente e per diverso tempo il sussidio statale. In particolare due cittadini residenti a Sarroch e Sestu hanno ottenuto il beneficio nonostante avessero la residenza in Italia da meno di dieci anni, requisito indispensabile per ottenerlo. Nei guai sono anche finiti anche il titolare di una ditta che si occupa di demolizioni meccaniche a Cagliari e un detenuto cagliaritano attualmente recluso a Uta. Il primo non ha mai presentato la denuncia dei redditi e sosteneva quindi di non guadagnare, il secondo non ne aveva più diritto proprio perché in carcere. L’ultimo caso riguarda un residente a Piscinas che non ha mai presentato il modello unico, in cui erano riportati i redditi percepiti e il Tfr, ottenendo indebitamente il reddito di cittadinanza.

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