Rifondazione Comunista: Matteo salva Matteo, prevale l’impunità per i potenti

Agenpress. A garantire con certezza quasi assoluta che il chiudiporti Matteo Salvini non sarà portato a processo per sequestro di persona dei richiedenti asilo salvati dall’Ong Open Arms ha provveduto il partito di Renzi non partecipando al voto nella Giunta per le immunità.

Basse manovre di palazzo che dimostrano quanto poco sia rilevante il rispetto del diritto, anche internazionale, laddove si vanno a determinare nuovi equilibri di potere. Si attende il voto dell’aula, dove occorrerà la maggioranza assoluta degli aventi diritto e quindi basteranno le assenze di convenienza per mettere al sicuro il leader leghista senza intaccare il governo.

Non si trattava di assolvere o condannare Salvini ma di consentire che il suo comportamento venisse sottoposto a un giudizio. Prevale la scelta del privilegio e dell’impunità per i potenti che possono giocare con la vita degli esseri umani senza timore di dover renderne conto. Intanto i porti restano socchiusi, nel Mediterraneo si continua a morire e tutto si gioca nelle azioni diplomatiche con Malta e la Libia, con le scelte di rendere deserto per ogni soccorso il Canale di Sicilia, con una politica estera inesistente o sciagurata.

E Matteo salva Matteo perché in fondo difendono gli stessi interessi. La figura peggiore la fa Salvini che dopo tanti virili proclami non ha il coraggio di affrontare a testa alta un processo.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

Stefano Galieni, Responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie