Rifondazione Comunista: Morassut? No, grazie

Agenpress. Apprendiamo dall’editoriale di Marco Travaglio di una possibile candidatura di Roberto Morassut a sindaco della capitale. L’incompetenza della Raggi e dei pentastellati non rende meno indigeribile il ritorno alla guida di Roma dei protagonisti di un passato di cui la città paga ancora le conseguenze. Vale per la destra che espresse Alemanno ma anche per quel PD che è stato al servizio dei palazzinari e dei poteri forti.

Non c’è bisogno di essere benevoli verso la Raggi come Travaglio – e noi certo non lo siamo! – per giudicare inquietante la proposta di una candidatura come quella di Morassut. Peggio solo la proposta di un Odevaine, l’ex-capo di gabinetto di Veltroni poi nominato da Zingaretti capo della polizia provinciale, condannato a 5 anni e due mesi.

Povera Roma se l’alternativa che viene offerta è quella di un’esponente della politica che regalò volumetrie e consentì di spadroneggiare alla speculazione edilizia!

Su quella stagione di cui Morassut è stato protagonista la ricostruzione de Il Fatto è impeccabile. Un grande amministratore comunista come Renato Nicolini espresse giudizi durissimi sull’urbanistica contrattata a Roma.

Rifondazione Comunista lavorerà per uno schieramento alternativo ai gruppi di potere che hanno schiantato Roma lasciando in eredità servizi indecenti, malaffare diffuso, emergenza abitativa, deficit infrastrutturale. Roma ha bisogno di persone competenti, con una storia di opposizione ai vampiri che l’hanno saccheggiata e di cristallino impegno civile e sociale. L’urbanistica dall’unità d’Italia in poi è la cartina di tornasole su cui si misura il cambiamento a Roma e nel paese. Morassut? No, grazie.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Vito Meloni, segretario della federazione romana

Rifondazione Comunista

 

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