Roma. Investe ed uccide due ragazze. Pietro Genovese: “Sono passato con il verde, non le ho viste”

Agenpress – Si difende  Pietro Genovese, figlio 20enne del noto regista, subito dopo l’incidente che sabato, poco dopo la mezzanotte, ha spezzato la vita di due 16enni, Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann.

Sono passato con il verde, non le ho viste“. Sono le urla di dolore e le lacrime, come riporta il Messaggero, di Le due giovani hanno attraversato la strada appena è scattato il rosso per i pedoni in corso Francia, a Roma. Ma poi il Suv del 20enne, ostruito da un’altra auto, le ha colpite mortalmente.

Le due ragazze avrebbero scavalcato il guardrail e attraversato la strada correndo. Subito dopo l’incidente Pietro Genovese si è fermato a prestare soccorso ed è stato sottoposto ai test sull’assunzione di alcool e droga risultando positivo. Al ragazzo è stato sequestrato il telefono per capire se fosse al cellulare. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.

Il giovane, che era stato a una cena con amici, era diretto a una festa nel quartiere Flaminio della Capitale. E’ stato trovato positivo ad alcol e stupefacenti. E ora rischia fino a 18 anni di carcere per il doppio omicidio stradale. Gli amici affermano che “Pietro è un ragazzo molto intelligente, molto in gamba ed esperto di musica elettronica. E’ stato sfortunato”.

Camilla aveva l’iPhone accoppiato con quello della sorella di 22 anni per essere sempre reperibile. Quella notte, dieci minuti dopo la mezzanotte, la madre Cristina le ha scritto: “Ma hai visto che ora è?”. Lei per tranquillizzarla le ha subito risposto: “Mamma tranquilla, sto tornando”. Poi il silenzio, così la donna ha chiamato la figlia maggiore per localizzare il cellulare della più piccola, che era fermo in corso Francia. La ragazza di 22 anni ha replicato che aveva sentito parlare di “un incidente proprio in quella zona”.

Cristina è subito uscita di casa ed è corsa in strada verso l’ultimo posto dove era segnalata la sua Camilla, fino a quando non si è ritrovata davanti a un capannello di gente e alla polizia municipale, a cui ha riferito di essere la madre di Camilla Romagnoli. Di lì a poco la scoperta e l’ultimo saluto alla figlia stesa per terra. “Dovevo morire io, non lei a sedici anni. E’ ingiusto. Una vita spezzata, avevamo tanti progetti”, ha affermato la donna affranta dal dolore.

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