Ruby ter. Pm. Berlusconi ha un quadro di malattia di vecchiaia, ma il processo si deve fare

AgenPress –  Quello di Silvio Berlusconi è un “quadro di malattia di vecchiaia, costellato da patologie compatibili con la vecchiaia, il quadro di uomo vecchio che nel corso della sua vita ha avuto tante patologie, un uomo molto vecchio, ripeto, con tante piccole fastidiose patologie”, ma che “se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo”.

Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nel processo milanese sul caso Ruby ter spiegando che, anche sulla base delle relazioni mediche presentate dalla difesa, “questo quadro” non è “tale da costringere 50 persone a rinviare” il processo.

Siciliano ha spiegato che la Procura “si è fidata” delle precedenti relazioni mediche, quelle depositate dalla difesa a fine maggio e che avevano portato ad un rinvio del processo di tre mesi e mezzo, che descrivevano pure una “gravissima situazione psicologica” legata ad una “patologia depressiva”. Poi, però, ha aggiunto, “è arrivata l’estate” e “con la soddisfazione di un essere umano che guarda un altro essere umano stare meglio, l’abbiamo visto migliorare”.

“Abbiamo visto Silvio Berlusconi questa estate prendere in mano la situazione dell’Italia, discutere del nostro futuro e di quello dei nostri figli, venire fotografato con altri leader”.

In pratica, per i pm se la “condizione clinica” indicata nelle relazioni presentate dalla difesa a maggio era “estremamente seria”, tanto che “ci aveva fatto chiedere la separazione delle posizioni processuali”, quella che emerge dalle ultime certificazioni non è così grave. In questa “grande consulenza”, ossia quella del pool di medici che segue Berlusconi, tra cui anche uno psichiatra e un neuropsicologo, “c’è un convitato di pietra, ossia quella che è la condizione invalidante” tale da portare ad un rinvio del processo.

E, dopo aver elencato una per una tutte le patologie di cui soffre il Cavaliere, tra cui la “fibrillazione atriale” ma anche “gotta e diabete”, e gli interventi subiti negli anni e dopo aver ripetuto che è “il quadro di un uomo vecchio con patologie di vecchiaia”, Siciliano ha chiarito che alla difesa è stato anche prospettata la possibilità che l’ex premier si collegasse “da remoto da casa” per le udienze, ma “tutte queste nostre proposte sono state respinte”. E ancora: “Berlusconi può fruire delle migliori cure che la nostra medicina può offrire”.

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