Sanità. Nei Pronto Soccorso italiani mancano circa 4.200 medici. In 600 si sono dimessi da gennaio

AgenPress – Sono già 600 i medici che nel 2022 si sono dimessi, in pratica 100 al mese. Garantire l’assistenza è sempre più difficile, anche perché le richieste di aiuto sono aumentate (in media del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

Lo rileva la Simeu (Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza). Gli addetti ai lavori parlano della “peggiore estate da quando esiste l’Emergenza Urgenza”. Aumenta “con le stesse proporzioni” anche il numero di pazienti che resta a lungo in Pronto Soccorso in attesa di ricovero, il cosiddetto boarding.

“Il dato concreto è questo – spiega la Simeu in una nota -, un numero sempre maggiore di persone si rivolge ai DEA e ai PS, strutture che non possono delegare ad altri e che non hanno orari di chiusura”.

Tuttavia le richieste “superano di gran lunga le possibilità di risposta”. Considerate tutte le cause, la Simeu stima che “gli operatori subiscono un incremento dell’intensità, del carico di lavoro personale non inferiore al 50% rispetto al 2021, che in questo stesso periodo non registrava né un’ondata di Covid né una simile e persistente ondata di calore”.

Per Antonio Voza, segretario Simeu, “il primo problema sono le necessità non soddisfatte dei pazienti” ma “anche la condizione degli operatori ha ormai da tempo superato il limite della sostenibilità. Indistintamente da nord a sud”.

La crisi di Governo, secondo la Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza, ha inoltre determinato “un duro stop a quelle poche conquiste che la medicina di emergenza urgenza faticosamente sembrava prossima a conquistare”.

 

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