Scicolone (Artelia Italia – Oice) a Re Mind: va inserito in un progetto il 110% per risparmio energetica per essere performante

Agenpress. Durante le giornate organizzate da Re Mind per seguire i provvedimenti immobiliari in corso alla Camera e il DL Maggio di prossima emanazione ha dichiarato Gabriele Scicolone, Ad Artelia Italia e Presidente Oice: “le buone intenzioni di chi ha avuto l’idea degli incentivi al 120% per risparmio energetico richiano di vanificare l’efficacia del provvedimento per queste motivazioni:

1) tutto il meccanismo si basa su una logica superata (i lavori li fanno le imprese o comunque attori vari la centralità del progetto è totale e in questo caso invece non viene tenuta in considerazione;

2) le risorse impiegate potranno essere disperse in tante singole (e parziali) azioni
l’edilizia-immobiliare è responsabile del più grande impatto sull’ambiente (impatta su 11 obiettivi sui 17 in totale dei climate goals delle nazioni unite)
Se si considerano azioni parziali, climate goals delle nazioni unite non si raggiungono. E’ invece fondamento un approccio coordinato e integrato;

3) non si collegano le risorse a della azioni che tengano in conto dei “sistemi edificio”.
una azione parziale a un sistema può risolvere un problema e generarne di ben maggiori.
Es. agire su involucro edilizio porta con se’una ottimizzazione dei consumi… ma se l’intervento non è ben progettato, genera un problema sulla qualità ambientale interna (ovvero quello che ci respiriamo). Tema ancor più sensibile con il coronavirus”

Ha proseguito Scicolone” questi sono gli ulteriori punti:

4) agire sul consolidamento sismico, nella maggior parte dei casi vuol dire mettere mano a lavori sulla struttura… un cantiere non banale… se vengono associati anche ad ulteriori aspetti energetico-ambientali con poche risorse L e impegno in più si può dare una soluzione completa. In caso contrario riprendere a mano il cantiere in un momento successivo è quasi impensabile e si perderebbe tale opportunità (oltre che soldi ed obiettivi ambientali);

5) tutta la finanza internazionale si sta basando sulla garanzia fornita dai protocolli energetico-ambientali (che prevedono robusti processi di certificazione) per ridurre il rischio di credito (vedi esempio di Milano) tali protocolli energetico-ambientali non vengono neanche citati;

6) analogamente la PPAA si sta basando sulla garanzia fornita dai protocolli energetico-ambientali (che prevedono robusti processi di certificazione) che sono contemplati e richiesti come credibili sistemi di Rendicontazione e verifica dai CAM Edilizia (emanati dal MATTM in osservanza di specifiche direttive europee) tali protocolli energetico-ambientali non vengono neppure citati;

7) la DG Ambiente UE sta ormai varando un sistema di reporting denominato LEVEL(s) (la sperimentazione si è conclusa a fine 2018 con successo) che a sua volta è basato sulla garanzia fornita dai protocolli energetico-ambientali (che prevedono robusti processi di certificazione) tanto LEVEL (s) che protocolli i protocolli energetico-ambientali non vengono neppure citati”.

“Tutto ciò premesso, vediamo favorevolmente l’impiego di risorse di cui apprendiamo, specificando però che vada applicato all’interno di un progetto organico e coordinato dei vari incentivi”, ha concluso Scicolone.

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