Scuola. Crisanti, meglio evitare il canto, aumenta il rischio di diffusione

AgenPress – Con il canto  “si diffondono tantissime goccioline, le persone stanno vicine e quindi ricostruiamo condizioni favorevoli alla trasmissione”.

Lo dice Andrea Crisanti, professore di Microbiologia dell’Università di Padova, dicendo “no” al canto nelle scuole primarie e secondarie indicato dal Comitato tecnico scientifico. E’  “meglio evitarlo”, perché è collegato “a una situazione di rischio aumentato, su questo non c’è dubbio” ed “è dimostrato da esperienze scientifiche”.

“Ci sono esperienze negli Stati Uniti – ha precisato – che hanno mostrato come una persona cantando in un coro ne abbia infettate 50”.  Per cantare in sicurezza “non lo sa nessuno” quale sia la distanza minima, “non sono stati fatti esperimenti specifici. Si sa però, ha concluso Crisanti, che “le goccioline hanno un raggio di caduta di due metri, che col canto aumenta”.

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