Smartworking, Bergamini (Fi): “Da antidoto a veleno per economia: servono norme”

AgenPress. “Lo smart working targato governo Conte più che permettere di portare il lavoro a casa, sta costringendo milioni di italiani a portare la casa al lavoro.

Le ore al Pc aumentano, insieme alle discriminazioni, le ricadute psicologiche e lo stress “domiciliare”; così come i milioni persi ogni mese da ristoratori e commercianti, che entro fine anno rischiano di superare quota 1 miliardo di euro persi, per cui il governo non ha pensato ad alcun intervento palliativo finanziario.

Dei diritti dei lavoratori, nel frattempo, in particolare alla disconnessione, nessuna traccia, mentre la riforma strutturale viene rimandata al 2021.  Per la serie, perchè avere fretta di fare le cose per bene? In fondo sono solo 8 milioni gli italiani che nei prossimi mesi potrebbero abbracciare il lavoro “agile”, mentre lo smart working, da antidoto al lockdown, senza un intervento normativo urgente, rischia di trasformarsi in un veleno economico, e soprattutto sociale”.

Lo scrive in una nota Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia.

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