Sottosegretario Pucciarelli: “da 15 anni Marina Militare e Yacht Club Italiano insieme per aiutare i piĆ¹ fragili”

AgenPress. ā€œNel 15Ā° anniversario dalla costituzione della Fondazione Tender To Nave Italia Onlus esprimo profondo plauso per questa proficua collaborazione tra la nostra Marina Militare e lo Yacht Club Italiano che, attraverso il piĆ¹ grande brigantino-goletta a vela del mondo cui ĆØ stato simbolicamente attribuito il nome ITALIA, fa meritoriamente della promozione della cultura del mare e della navigazione degli efficacissimi strumenti di educazione, formazione, abilitazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia a favore dei piĆ¹ fragili.ā€ ā€“ queste le parole del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, nel sottolineare i 15 anni dalla costituzione della Fondazione Tender To Nave Italia Onlus (TTNI) ā€“ avvenuta il 10 gennaio 2007 a Genova, a bordo del brigantino armato a goletta ā€˜Italiaā€™ ā€“ con la ratifica dellā€™accordo tra Marina Militare e Yacht Club Italiano (YCI), allā€™epoca rappresentati rispettivamente dal Capo di Stato Maggiore protempore Ammiraglio Sergio Biraghi e dallā€™allora Presidente Dottor Carlo Croce, attuale Consigliere Esecutivo della Fondazione.

ā€œQuellā€™inizio del 2007 ā€“ ha proseguito Pucciarelli ā€“ fu segnato da altri passaggi fondanti per i prodighi destini di questo sodalizio virtuoso: il riconoscimento dalla Prefettura di Genova di personalitĆ  giuridica alla Fondazione del 16 gennaio e la discendente iscrizione nel registro delle Onlus, la benedizione di Nave Italia impartita dallā€™Arcivescovo del capoluogo ligure, Cardinale Angelo Bagnasco ā€“ giĆ  Ordinario militare per lā€™Italia ā€“ e la sua iscrizione nei ruoli del naviglio militare italiano del 19 marzo con la relativa consegna della Bandiera della Marina Militare e la salita a bordo del primo equipaggio della Forza Armata.

Cruciale processo organizzativo coronato il 6 aprile dalla partenza per la prima uscita in mare della Nave a favore dei suoi ā€˜marinai specialiā€™;

data in cui ā€“ meraviglia della sorte ā€“ la liturgia ricorda anche il Beato Michele Rua, Sacerdote salesiano che, dopo esserne stato a lungo segretario e poi vicario, fu primo successore di San Don Bosco, luminosa figura per dedizione allā€™educazione strutturata dei piĆ¹ deboli.

Da quel 10 gennaio 2007 ha preso quindi avvio unā€™azione incessante e generosa che oggi vede Fondazione, Marina Militare e YCI festeggiare con orgoglio questi suoi primi tre lustri, in cui sono state percorse oltre 43.000 miglia nautiche, realizzati oltre 300 progetti, cresciuti nel tempo anche in qualitĆ , con ulteriori 4 di portata internazionale, grazie al supporto complessivo garantito da piĆ¹ di 1.600 operatori; il tutto a favore di oltre 5.200 speciali beneficiari imbarcati, fruitori di percorsi formativi e riabilitativi davvero unici che questa ā€˜terapia dellā€™avventuraā€™ a diretto contatto col mare sa dare, affiancandosi allā€™altrettanto preziosa attivitĆ  preparatoria svolta a terra.

Da donna dellā€™Istituzione Difesa e da cittadina ā€“ ha sottolineato il Sottosegretario ā€“ esprimo vivissima riconoscenza a tutti i professionisti e volontari coinvolti in questo quindicennio; con un particolare pensiero alla Marina Militare il cui contributo abilitante al progetto TTNI si qualifica nelle garanzie date dalla sua intrinseca e capillare cultura organizzativa e dalla ā€˜operativitĆ  in sicurezzaā€™, quanto mai fondamentali nellā€™affrontare con la dovuta competenza questa peculiare tipologia di impegno educativo, formativo e terapeutico.

Il metodo Nave Italia funziona, divenendo negli anni modello di efficacia nella terapia dedicata a disabilitĆ  e disagio. Imbarcando sulla Italia si viene investiti dal radicale cambiamento di luoghi, relazioni, regole e abitudini, imparando e capendo cose nuove, in un clima gioioso. Navigare a vela elimina pregiudizi e abbatte barriere: chi non era capace sā€™accorge di saper fare e conquistare competenze. Genitori e insegnanti, scettici quando portano a bordo i loro ragazzi ā€“ ripetono: ā€˜non ce la potrĆ  fareā€™ ā€“, sono colpiti dai video in cui li vedono dinamici; nel curare cabina e ponte, preparare la colazione e nellā€™issare le vele.

Nel concludere il Sottosegretario si ĆØ detta oltremodo fiera di come ā€œla gestione di Nave Italia sia ennesima dimostrazione della multidisciplinaritĆ  dā€™impiego del complesso capacitivo della Marina Militare ā€“ fatto di sinergie tra professionisti, strumenti e procedure ā€“ al servizio della collettivitĆ  nel senso piĆ¹ ampio e nobile del termine.ā€

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