Stretta Ue su case, Borchia (Lega): giĆ¹ le mani dalle abitazioni degli italiani

Ennesima eurofollia. I cittadini chiedono soluzioni, non ulteriori problemiā€


AgenPress. ā€œGiĆ¹ le mani dalle case degli italiani. Dopo lā€™assurda stretta sulle auto, che penalizzerĆ  imprese, lavoratori, consumatori senza alcun beneficio concreto per lā€™ambiente, ora Bruxelles vuole sacrificare sullā€™altare dellā€™ideologia green anche le abitazioni.

I contenuti della proposta di revisione della Direttiva sulla performance energetica degli edifici nellā€™ambito del programma Fit for 55, giĆ  anticipati da alcuni organi di stampa, sono per noi motivo di grande preoccupazione: si parla di niente vendita o affitto se si ritiene che la casa consumi troppa energia, dal 2033 le abitazioni in classe C per essere cedute, una serie di misure draconiane che rischiano di avere impatti devastanti sul mercato, sulle imprese, sul lavoro e sulle famiglie.

Ennesima eurofollia contro cui siamo pronti a fare le barricate. In questo momento storico, alle prese con la crisi e anche con la difficoltĆ  della pandemia, si tratta di proposte inaccettabili: la congiuntura ĆØ troppo delicata per esagerare con il fanatismo climatico dalla dubbia efficacia.

Lā€™efficientamento degli edifici ĆØ importante, ma serve riflettere su tempi e investimenti: senza flessibilitĆ  e buonsenso la transizione diventa un bagno di sangue. Non possiamo permettere che il patrimonio immobiliare delle famiglie italiane venga messo in discussione per inseguire le utopie Ue. Da Bruxelles i cittadini si aspettano soluzioni concrete ed efficaci, non ulteriori problemi nel nome dellā€™ideologia greenā€.

CosƬ in una nota Paolo Borchia, europarlamentare della Lega.

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