Sudisti Italiani: “Forza Italia ora parla della questione meridionale. Primi a riproporla siamo stati noi”

Caro Berlusconi, la prego, non tradisca l’anelito al progresso del popolo meridionale 


Agenpress. I vertici del Movimento dei Sudisti Italiani, nelle scorse settimane, hanno annunciato di voler aderire al Partito del Popolo Italiano di Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa per costituire il Centro moderato popolare, antisovranista e antipopulista.

In alcuni articoli hanno rivendicato l’importanza del loro impegno mediatico, che ha contribuito al successo dell’UDC di Cesa in Calabria, che ha raggiunto il 6,8 per cento dei consensi, ottenendo due seggi nel Consiglio Regionale.

“Siamo stati e saremo i fautori della nascita del Centro moderato e popolare in Italia” – dichiarano i fondatori del Movimento meridionalista.

Ed, inoltre, affermano: “Le nostre dichiarazioni riportate anche da importanti quotidiani online contro l’affermazione della Lega nel Sud Italia, contro l’operato di alcuni Direttori di importanti testate giornalistiche del Nord Italia, i quali hanno offeso i cittadini meridionali e, soprattutto, l’aver risollevato la “Questione Meridionale” finalizzata al  riscatto economico e sociale del Sud Italia, sono fattori che, senz’altro, hanno avuto una notevole influenza sulla presa di coscienza di molti cittadini del Sud Italia relativamente al loro sviluppo socio-economico nel contesto della nazione italiana.

Non vogliamo essere schiavi del potere economico del Nord Italia e, per tale ragione, abbiamo proposto alcune iniziative come la “No Tax Area” per le aziende che scelgano di aprire proprie sedi operative nel Sud Italia; inoltre nostra intenzione è di riproporre la legge 285 per l’occupazione. Altro primario obiettivo è l’incremento dei trasporti ferroviari al fine di realizzare un efficace collegamento tra il Sud Italia e il Nord Italia. Nutriamo nel cuore il forte intento di creare una nuova forma economia che ci piace definire: “Economia dal volto umano”. Tale forma di economia non escluderà dallo sviluppo nessuna regione italiana, ma tutte saranno partecipi dei progetti che realizzano il benessere e il progresso umano, sociale e politico.

Forza Italia,  in questi giorni, forte del successo ottenuto in Calabria, propone i nostri stessi progetti. Bene, però bisogna realizzarli, non solo parlarne.

Abbiamo scelto di collocarci al centro con il Partito Popolare Italiano perché non riconosciamo i valori della destra, sempre più totalitaria e sovranista, né quelli delle sinistre, ormai  sterili, in quanto hanno disatteso le speranze di riscatto delle classi proletarie. Abbiamo anche constatato che molti sindacati tacciono le ingiustizie di cui è vittima il cittadino: in tal modo favoriscono le classi abbienti della società, tradendo le aspettative dei lavoratori e delle classi più povere.

Saremo nel Partito Popolare i garanti dell’impegno per riscattare i territori del Sud Italia dall’abbandono in cui sono stati lasciati, al fine di farli assurgere al piano della dignità sociale, nonché dell’interesse dell’impegno politico italiano.

Rotondi e Cesa sanno bene che al centro del nostro impegno politico poniamo il benessere del popolo meridionale. Giochi politici e interessi personali saranno da noi osteggiati. Vogliamo costruire un centro democratico, solidale, umano e fraterno.

Non faremo sconti a nessuno. Se Berlusconi e Forza Italia, che governeranno la Calabria, vogliono davvero farla crescere, come hanno dichiarato, applicando  la “No Tax Area”, troveranno in noi validi collaboratori. Diversamente saremo vigili e controlleremo ogni mossa sbagliata, ogni azione che non tuteli il popolo meridionale. Caro Berlusconi, la prego, non tradisca l’anelito al progresso dei meridionali! Il Sud Italia ha un unico obiettivo: riscattarsi ed evolversi sempre più sul piano sociale, politico e, soprattutto, economico. In poche parole, sviluppo e progresso per il Sud Italia!”

 

 

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