Tunisia. Kais Saied sospende il Parlamento e licenzia il premier e due ministri. “Decisioni nulle”

AgenPress – Il presidente Kais Saied ha annunciato la sospensione del parlamento e le dimissioni del primo ministro Hicham Mechici. L’annuncio è stato diffuso in un video sui social dalla pagina ufficiale della presidenza tunisina al termine di una riunione di emergenza presieduta dallo stesso Saied e aperta ai responsabili della sicurezza. Il presidente tunisino ha disposto che guiderà temporaneamente il governo fino alla nomina del nuovo premier ed ha annunciato di aver tolto l’immunità a tutti i membri del parlamento.

Le decisioni sono arrivate al termine di una giornata di manifestazioni contro l’esecutivo di Mechici e contro il parlamento presieduto da Rached Ghannouchi, leader del partito Ennahdha. Nella capitale Tunisi, centinaia di persone si sono radunate vicino al sede del parlamento nel distretto di Bardo, scandendo slogan di critica al governo e manifestando insoddisfazione per la situazione politica.

Kais Saied ha silurato il ministro della Difesa Brahim Berteji e la ministra della Giustizia Hasna Ben Slimane. La decisione è stata però delegittimata dal Parlamento che con una nota ufficiale ha affermato: “Tutte le decisioni di Saied sono nulle perché vanno contro la Costituzione. Invitiamo le forze dell’ordine a stare al fianco del popolo proteggendo la Carta”.

Nei pressi della Camera dei Rappresentanti a Tunisi ci sono stati tafferugli e lanci di pietre: si sono scontrati alcune decine di sostenitori del presidente Saied, e quelli del movimento islamista Ennahda, riuniti dalla notte dinanzi al Parlamento, dove l’esercito vieta l’ingresso. La polizia è intervenuta per evitare scontri più pesanti.

Tutte le decisioni annunciate dal presidente tunisino, Kais Saied, sono “nulle” perché “vanno contro la Costituzione e persino l’articolo 80, che è stato mal interpretato”. Lo ha dichiarato in una nota l’ufficio di presidenza del Parlamento tunisino, a conclusione di una videoconferenza presieduta da Rached Ghannouchi. Il Parlamento, si legge nella nota, resterà “in riunione permanente a causa di una situazione particolarmente delicata” e invita “le forze dell’ordine e l’esercito a stare al fianco del popolo tunisino, proteggere la Costituzione, sostenere lo stato di diritto e preservare il prestigio dello Stato e delle istituzioni”.

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