Ucraina. Ucciso il giornalista americano del New York Times Brent Renaud. Filmava i profughi in fuga

AgenPress – Il giornalista del New York Times, Brent Renaud, è stato ucciso  e il collega è rimasto ferito stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint.

Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale. In un video sui social si può ascoltare la versione del giornalista ferito che racconta di come Renaud sia stato colpito al collo dai proiettili. “Stavamo filmando i profughi in fuga”.

Lo ha reso noto con un post su Facebook il capo della Polizia della King Region, Andrei Nebitov. Su twitter sono state diffuse foto dei documenti del cronista che sembrano confermare la sua sorte.

Brent Renaud era, insieme a suo fratello Craig Renaud, regista di documentari, produttore televisivo e programmatore cinematografico. I due sono stati vincitori del Peabody Award e lavoravano insieme a New York City e Little Rock, in Arkansas.

“Il lavoro dei fratelli Renaud li ha portati in giro per il mondo in molti dei conflitti e delle zone calde dell’ultimo decennio, comprese le guerre in Iraq e Afghanistan, il terremoto ad Haiti, la guerra alla droga in Messico e le turbolenze politiche in Egitto”, si legge sul Pulitzer Center.

Il giornalista e il collega rimasto ferito stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint. Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale. In un video sui social si può ascoltare la versione del giornalista ferito che racconta di come Renaud sia stato colpito al collo dai proiettili. “Stavamo filmando i profughi in fuga”.

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