Ucraina. Zelensky: “se non si sbloccano i porti, Europa invasa da uno tsunami di migranti spinti dalla fame”

AgenPress –  Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, ha chiesto all’Europa di aiutare a sbloccare i porti ucraini nel Mar Nero, altrimenti rischia uno tsunami migratorio.

Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelenskyy durante un discorso online al festival di tecnologie e media digitali “4Gamechangers”  a Vienna, come riportato da Ukrinform.

“Se questa minaccia della fame non viene rimossa, se il Mar Nero non viene sbloccato immediatamente, il risultato della crisi alimentare sarà uno tsunami migratorio che raggiungerà anche te, anche se l’Austria è ancora lontana dal mare”, ha aggiunto.

Ha anche ricordato che la Russia ha creato una minaccia di carestia su larga scala bloccando il Mar Nero e ora ha milioni di persone in ostaggio, in particolare in Africa, Asia ed Europa.

I prezzi del gas e del carburante in Europa dipendono troppo dalle compagnie russe e, affinché il prossimo inverno non sia catastrofico, è necessario liberarsi della dipendenza dalle risorse energetiche russe quest’anno.

“Basta guardare i prezzi di carburante, gas, ecc. Cosa sta succedendo loro? I mercati dipendono troppo dalle compagnie russe, da Gazprom e dai fornitori di petrolio russi. E quindi, i portafogli degli europei dipendono troppo da quanto vogliono per strappare loro di nuovo lo stato”, ha detto Zelensky.

Ha aggiunto che uno Stato non può sconvolgere la vita di tutti in Europa e nemmeno del mondo intero, e ha osservato che da anni si dice che l’Europa non dovrebbe dipendere dalle risorse energetiche russe: “E quest’anno dobbiamo avere il tempo di farlo che il prossimo inverno non è diventato catastrofico”, ha sottolineato Zelensky.

Il presidente ha sottolineato che da anni si parla anche del fatto che la Russia spende dollari di petrolio ed euro di gas contro l’Occidente stesso, contro l’intera comunità dei paesi democratici.

La Russia è sponsor di divisioni e disinformazione, movimenti politici antieuropei e problemi per l’intero continente. Questo flusso di denaro, che viene utilizzato contro il mondo democratico, deve fermarsi quest’anno. Altrimenti tutti in il mondo che odia la democrazia capirà che il mondo democratico non è in grado di difendersi”.

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