Ue-Cina, Lega: da Ue due pesi e due misure, ennesimo favore a regime Pechino

AgenPress. “Con un tempismo discutibile, a soli due giorni dalla condanna a quattro anni di reclusione della giornalista Zhang Zhan per aver raccontato l’epidemia di Coronavirus, oggi l’Ue annuncia con toni trionfalistici un accordo con la Cina.

La stessa Ue che da mesi pontifica sullo stato di diritto e che ha preteso rispetto di standard ambientali e produttivi dal Regno Unito, oggi si accontenta di vaghe promesse sulla ratifica di convenzioni internazionali da un regime comunista che da sempre si distingue per violazioni di diritti umani e civili, persecuzione di minoranze, assenza di libertà di stampa.

Ancora una volta, sono evidenti i due pesi e due misure di questa Europa a guida tedesca e francese, che mette da parte geopolitica, coordinamento tra democrazie occidentali e rispetto dei diritti solo per perseguire interessi economici, a dispetto delle perplessità emerse in Ue e da parte di Washington. Assurdo che su diritti umani o lavoro forzato in Cina ci siano solo generiche promesse: non è accettabile.

E lamentiamo la mancanza di trasparenza per un accordo di cui non si conoscono dettagli e contenuti, che neppure i Parlamentari europei hanno potuto visionare: è fondamentale che gli Stati membri svolgano il proprio ruolo e che l’Italia chieda il coinvolgimento delle categorie produttive e dei parlamenti nazionali. Servono più garanzie per difendere gli interessi del nostro Paese, ho chiesto chiarezza sulle normative a tutela degli investimenti offensivi in Europa – su cui la stessa Commissione Europea aveva messo in guardia gli Stati Ue solo pochi mesi fa, con un libro bianco che speriamo non resti lettera morta. La Commissione Europea esulta, ma l’impressione è che questo accordo sia un enorme regalo a Pechino: l’ennesimo favore di questa Ue che a parole difende la democrazia, ma nei fatti, come dimostrano Cina e Turchia, si inchina alle peggiori dittature”.

Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega e componente in commissione Commercio Internazionale.

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