Agenpress – “Il Cile si è svegliato!”. Con questo slogan più di un milione di persone è sceso in piazza in occasione della conclusione dell’ottavo giorno di proteste sociali che nessuno si attendeva, così ampie, e che hanno preso a pretesto un minimo aumento del biglietto della metropolitana.
Giovani, donne, anziani, studenti e lavoratori che tutti i giorni da venerdì scorso hanno riempito Plaza Italia. I media cileni e gli organizzatori della manifestazione hanno concordato sulla partecipazione di “oltre um milione di persone”, ossia superiore a quella che 31 anni fa portò il centro sinistra in piazza nella capitale alla vigilia del referendum voluto da Pinochet per cercare di restare al potere.
Il presidente Sebastian Pinera ha quasi subito revocato l’aumento del biglietto della metro, annunciando qualche tempo dopo i lineamenti di una ‘Agenda sociale concertata con i partiti’ con priorità come l’aumento delle pensioni e del salario minimo, nonché una attenuazione del costo della salute pubblica per il cittadino.
Di fronte alle tensioni sviluppatesi in Ecuador, giorni fa, il capo dello Stato aveva definito il Cile come “un’oasi” rispetto alla situazione sociale, politica ed economica del resto dei Paesi della Regione.
I portavoce della piattaforma ‘Unidad Social’ hanno informato che fra gli obiettivi che la mobilitazione vuole raggiungere c’è che i militari si ritirino dalle strade, che il Parlamento abbandoni tutte le leggi antipopolari, e che si lavori ad una nuova Costituzione attraverso lo strumento delle Assemblee costituenti.
