Usa. Arrestato lo “sciamano” di Capitol Hill. Con lui l’uomo con podio della Pelosi

AgenPress – E’ stato arrestato Jake Angeli, lo “sciamano” di Capitol Hill. L’uomo, il vero nome è Jacob Anthony Chansley Angeli, è stato arrestato e incriminato per ingresso illegale e violento e condotta disordinata nei palazzi del Congresso. Lo ha reso noto il Dipartimento della Giustizia.

Con Angeli, più volte ripreso a Capitol Hill il 6 gennaio con in testa un cappello di pelliccia e corna da vichingo, sono stati incriminati anche Adam Johnson, fotografato con sottobraccio il podio della Speaker Nancy Pelosi, e Derrick Evans, deputato statale della West Virginia. Johnson che Evans sono stati arrestati nelle ultime ore, così come Nick Hochs, uno dei leader dei Proud Boys, in manette dopo essere rientrato a Honolulu.

Johnson è attualmente detenuto in una prigione della contea di Pinella dopo esser stato ammanettato dai Marshall federali e non è chiaro che fine abbia fatto il podio. In carcere, incriminato per ingresso illegale e condotta disordinata nel Capitol, è stato anche il deputato statale della West Virginia, Derrick Evans.

Il Dipartimento della Giustizia ha annunciato intanto rinvii a giudizio per almeno tredici ultrà tra cui Richard Barnett, il sessantenne dell’Arkansas fotografato con i piedi sulla scrivania della Pelosi e attualmente detenuto dopo aver fatto ritorno nel suo stato di origine. Lonnie Coffman, 70 anni dell’Alabama, è stato incarcerato per aver portato armi a capitol Hill nel suo furgone aveva due pistole, un fucile e due bottiglie Molotov.

Manette anche a Christopher Alberts del Maryland che aveva con sé una pistola da 9 mm. Intanto sul “New Yorker” il giornalista investigativo Ronan Farrow ha raggiunto e intervistato l’uomo ricercato dall’Fbi dopo esser stato fotografato nell’aula del Senato in tenuta paramilitare e con in mano cinque paia di manette di plastica: Larry Rendall Brock, un reduce dell’Air Force del Texas, ha ammesso di essere l’uomo della foto e giustificato il possesso delle manette: “Le ho trovate per terra e me le sono messe in tasca, dimenticandomele”. E a proposito del giubbotto anti-proiettile addosso, Brock ha affermato di averlo messo “per paura di essere accoltellato” durante il soggiorno nella capitale.

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