Vita da cani. Collari elettrici, a vibrazione, “educativi” e antiabbaio sono tutti da mettere al bando

Agenpress – Il cane abbaia a casa da solo, oppure perché sente un rumore oltre la porta di casa? Una bella scarica elettrica con il telecomando, o azionabile al suo abbaio automaticamente, e il cane dopo un po’ imparerà a non farlo più. Il costo è irrisorio e la reperibilità di questi collari è facile.

Possibile?

La giurisprudenza è chiara e univoca: l’uso dei collari elettrici sui cani è sanzionabile penalmente in quanto è maltrattamento degli animali. L’ultima sentenza di Cassazione la n.11561/2020 chiarisce che integra il reato di abbandono di animali contemplato dall’art. 727 comma 2 c.p l’utilizzo del collare elettrico perché, a prescindere dalla finalità educativa, tale condotta costituisce una modalità di detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura e capace di produrgli gravi sofferenze. Di fronte alla propria condanna, l’imputato ricorreva in Cassazione, lamentando, in primo luogo, la violazione del principio di legalità, nella sua accezione di principio di determinatezza, sancito dall’art. 25, comma 2, Cost., in base al quale nessuno può essere punito se non in forza di una legge entrata in vigore prima della commissione del fatto, la quale, peraltro, deve descrivere i fatti suscettibili di essere accertati e provati nel processo. Secondo il ricorrente, infatti, non esistendo una normativa che descriva puntualmente le condotte che integrano o meno il reato contestatogli, tale principio sarebbe stato violato condannandolo per l’aver utilizzato un collare elettrico al fine di addestrare il proprio cane.

Pareri veterinari, studi e pubblicazioni confermano che il collare elettrico produce sofferenza e non può essere utilizzato ai fini educazionali. Un recente parere chiesto dal ministero della Salute  ha raccolto una bibliografia su collari elettrici e anche quelli acustici giungendo sempre alla stessa conclusione: il cane non può essere educato con modalità punitive, cio’ comporta stress nell’animale anche con i collari a vibrazione, mentre quelli elettrici comportano vera e propria sofferenza punibile per legge.

E allora perché sono in vendita questi collari ovunque e a prezzi irrisori? Da 15 euro in su, su eBay, Amazon ne trovate di tutti i tipi.

Un’ordinanza del 2005 dell’allora ministro Storace  li metteva al bando, ma è durata un solo anno e non è stata rinnovata.

Le sentenze della Cassazione sono state univoche, ma la sentenza arriva dopo un processo, che a sua volta arriva dopo una denuncia e chi la fa la denuncia? La vittima, ossia il cane? Complicato.

Ecco perché sarebbe il caso che dal ministero si facesse chiarezza con una norma per mettere al bando definitivamente non solo l’uso, ovvero l’abuso, ma anche la commercializzazione dei collari elettrici e di ogni tipo di strumentazione punitiva del cane che comporta stress e quindi maltrattamento.

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