Zangrillo (FI): classe politica non sia refugium peccatorum di chi nella vita non ha trovato altro da fare

AgenPress. Il Paese è allo stremo, sferzato da un’emergenza sanitaria drammatica di cui non si vede la fine, con ricadute sull’economia reale che stanno mettendo a dura prova la tenuta sociale. In un tale scenario di guerra, che esige la capacità di fare squadra e dimenticare per un po’ le ambizioni di parte, la maggioranza che sostiene il Governo è inghiottita in una resa dei conti da Far West che la distoglie dal suo dovere primario, la cura dei cittadini e del Paese.

In totale spregio all’appello del Presidente della Repubblica, che auspicava il tempo dei costruttori, oggi hanno preso la ribalta gli esperti di distruzione. Stiamo offrendo non solo al popolo italiano, ma ahimè a tutta la comunità internazionale, un’immagine orrenda e inaccettabile dell’Italia. Non mi è chiaro come ne verremo fuori, sono forse ancora troppe le opzioni possibili e non ho, personalmente, grande confidenza con i percorsi della politica.

Ma, lo dico con umiltà e senza interessi nascosti, credo sia necessario per tutti gli attori in scena prendere coscienza – in fretta – del fatto che questa volta non è come tutte le altre che ha conosciuto il nostro Paese. Oggi è in gioco non solo il presente di milioni di persone che hanno dannatamente bisogno che lo Stato faccia lo Stato, ma occorre assumere decisioni per non compromettere il futuro delle nostre nuove generazioni, che non hanno nessuna colpa per meritare l’eredità di un Paese allo sfascio.

Lo dico per primo a me stesso, dimostriamo per una volta che la classe politica non è il refugium peccatorum di chi nella vita non ha trovato altro da fare”.

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