Ponte Morandi. Osservatorio trasporti Balotta, le caratteristiche del progetto costringono a fare la Gronda

Agenpress – È ufficiale: il nuovo ponte Morandi sarà, proprio come quello crollato ad agosto dell’anno scorso, ancora a due corsie per senso di marcia.  Una scelta negativa da almeno due punti di vista.

Da un lato, con la cifra preventivata dal consorzio Fincantieri-Italferr-Impregilo scelto – senza gara – dal commissario  Marco Bucci si potrebbe realizzare un’infrastruttura dalla capacità almeno superiore di almeno un terzo a quella vecchia (era quanto prevedeva il progetto scartato del consorzio Salc e dei cinesi di CCCC).

In più, con due sole corsie ci si preclude la possibilità di considerare le alternative alla Gronda esaminate dalla Struttura Tecnica del Ministero dei Trasporti, tutte di costo inferiore ma proporzionalmente più capaci di generare benefici.

La terza corsia del nuovo ponte, assieme ad altri interventi ‘mirati’ di potenziamento, avrebbe garantito un impatto economico ed ambientale decisamente inferiore per l’intera capacità viaria necessaria tra Levante e Ponente ligure:la Gronda così come approvata, infatti, costa 4,7 miliardi di euro, e i lavori per costruirla dureranno almeno 10 anni.

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