Agenpress. Rifondazione Comunista esprime il proprio cordoglio a familiari e amici del giovane operaio morto oggi alla Sevel di Atessa (Ch). Dicono che la classe operaia non esiste più ma in compenso ogni giorno muore un operaio sul lavoro. Anche negli stabilimenti ipertecnologici della Fca (ex-Fiat) si muore. A ottobre era morto un operaio nello stabilimento di Cassino.
La cancellazione dell’articolo 18 ha indebolito il principale strumento di prevenzione: il potere contrattuale dei lavoratori.
Mentre Elkan compra giornali e paga meno tasse portando la sede legale all’estero gli operai han visto peggiorare progressivamente le proprie condizioni di lavoro con ritmi di lavoro sempre più frenetici e l’intensificazione dello sfruttamento nelle fabbriche c’è un clima di stress e una fortissima pressione sui lavoratori sempre più ricattabili.
Le imprese e lo Stato hanno il dovere di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Nell’ultimo anno 1700 lavoratori sono morti in Italia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea