Coronavirus, Scandurra: “su riapertura solo gran confusione”

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Per il giornalista una ripresa zoppa rischia solo di ingenerare caos e perdita di volumi economici in settori strategici come ristorazione e turismo


Agenpress. “Sulla riapertura solo una gran confusione”. Lo afferma in una nota odierna ad Agenpress Maurizio Scandurra.

“Le norme previste appaiono talvolta anche contraddittorie. Mi domando quale senso abbia prevedere un potenziamento dei mezzi pubblici per il ritorno al lavoro di 4,5 milioni di persone, se poi autobus, tram e metrò viaggeranno praticamente vuoti al 50%.

Le società pubbliche partecipate, e quelle che svolgono in subappalto servizio per loro conto, già in condizioni normali presentano bilanci complessi che stanno in piedi per miracolo, e l’eventuale aumento di corse dalla testa mozza comporterebbe soltanto un aggravio della spesa senza il dovuto margine. E allora, se l’affollamento in qualche misura si ripresenterà, pur con le dovute precauzioni, alle paline delle fermate dei mezzi pubblici, non si comprende invece perché non far riaprire anche gli hotel, spesso utili a fornire appoggio, vitto e alloggio a chi è costretto anche a operare in trasferta. Lo stesso dicasi per bar e ristoranti.

C’è il pericolo che, con una eccessiva dilazione dei tempi, certi settori possano – o addirittura scelgano, e questo sarebbe ancor più grave – di non riaprire più. Più il passa il tempo, e più la psicosi reattiva da Coronavirus si radicherà nelle menti di italiani già provati che volontariamente sceglieranno di non andare magari più neanche a cena fuori”, conclude il giornalista e saggista.

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