Agenpress – “E’ evidente l’effetto di queste intercettazioni una specie di tsunami su Anm, Csm e magistratura in generale. E’ assolutamente necessario e urgente che Anm e Csm facciano autocritica in vista di una autoriforma del sistema, offrendo ogni collaborazione agli organi competenti, a partire dal ministro”.
Così il magistrato Gian Carlo Caselli, ex capo della Procura di Torino. “Tutto questo anche per evitare o per giocare d’anticipo rispetto a proposte che potrebbero essere non di riforma, ma di vendetta nei confronti della magistratura, da parte di chi non ne ha troppo gradito la sua attività indipendente”.
“Le intercettazioni che sono emerse dal procedimento in corso davanti alla magistratura di Perugia rivelano un groviglio di manovre e spesso anche di baratti che hanno consentito a molti di parlare di un suq per quanto riguarda la nomina di questo o quel magistrato a questo o quel posto direttivo”.