Criminalità organizzata. Nel 2019 le segnalazioni alla Uif sono stati circa il 10%

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Agenpress – “Nel corso del 2019, le segnalazioni di operazioni sospette riferibili, almeno potenzialmente, a contesti riconducibili agli interessi della criminalità organizzata sono state circa il 10% di quelle pervenute alla UIF, confermando, nella sostanza, quanto già rilevato per il biennio precedente”.

E’ quanto si legge nella “Presentazione del Rapporto annuale per il 2019” della Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia.

“Sotto il profilo tipologico le segnalazioni presentano spesso anomalie finanziarie non
diverse da quelle ravvisabili nelle comuni operatività aziendali, per effetto della penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale. Si rilevano frequenti frodi nelle fatturazioni, utilizzate dalle organizzazioni criminali per conseguire scopi anche diversi da quelli di evasione fiscale.

A tale operatività, ravvisabile in circa un quinto delle segnalazioni classificate come potenzialmente riconducibili a interessi mafiosi, di norma si associano intensi
utilizzi di bonifici, carte prepagate e contanti. Tra i principali settori economici interessati
rilevano quelli dei servizi alle imprese, dei carburanti, del commercio di autoveicoli, del trasporto e del facchinaggio.
Non mancano situazioni che evidenziano palesi irregolarità nella gestione di fondi pubblici ottenuti nell’ambito di contratti di appalto e che configurano, spesso in maniera inconfutabile, violazioni della normativa sulla tracciabilità dei pagamenti.

Anche nel corso del 2019, a valle di rilevanti movimentazioni domestiche volte a occultare risorse in danno dell’erario e in cui confluiscono anche flussi apparentemente leciti, segue
spesso la canalizzazione verso rapporti finanziari esteri. Queste disponibilità sono utilizzate
40 per alimentare, oltre che movimenti estero su estero, prelievi in contanti (destinati in qualche caso anche a “spallonaggio” di ritorno), prelievi su ATM nazionali attraverso l’utilizzo di carte di credito emesse all’estero, finanziamenti per iniziative imprenditoriali e immobiliari (sia in Italia sia all’estero) nonché pagamenti per forniture e servizi erogati dall’estero a imprese e persone fisiche italiane.

Anche il settore dei giochi e delle scommesse (sia con riferimento a operazioni di gioco
– fisico e online – sia con riferimento alla gestione delle sale da gioco) risulta appetibile per
la criminalità organizzata, presente su quasi tutta la filiera, ivi compresa la gestione e il noleggio degli apparecchi di gioco”.

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