Così si è riusciti nel capolavoro di fare vincere clientelismo e criminalità organizzata in territori sempre più estesi del Nord e di ridurre il reddito pro capite delle donne e degli uomini del Sud alla metà di quello del resto del Paese. Privando il Nord del suo primo mercato di “esportazioni” e l’economia nazionale di una dimensione di impresa diffusa sui suoi territori e degna di un grande Paese.
Il punto di forza dell’Italia di oggi è un Presidente del Consiglio libero dal condizionamento di questi interessi deteriori che sono quelli degli egoismi miopi del Nord che stanno conducendo l’Italia fuori dal novero dei Paesi industrializzati
AgenPress. La vera questione settentrionale sono i 600 miliardi malcontati indebitamente sottratti dalle Regioni del Nord alle risorse pubbliche di spesa sociale e di sviluppo dovute alle Regioni del Sud negli ultimi dieci anni.
La vera questione settentrionale è l’azzeramento (0,15% del Pil) degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno d’Italia per consentire alla Regione Piemonte di spendere per i suoi servizi generali cinque volte di più della Regione Campania riuscendo nel capolavoro di fare vincere clientelismo e criminalità organizzata in territori sempre più estesi del Nord e di ridurre il reddito pro capite delle donne e degli uomini del Sud alla metà di quello del resto del Paese.
Privando così il Nord del suo primo mercato di “esportazioni” che sono i consumi interni di venti milioni di persone e l’economia nazionale di una dimensione di impresa diffusa sui suoi territori e degna di un grande Paese industrializzato.
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