AgenPress. La dura prova alla quale è stato sottoposto il nostro sistema scolastico ha fatto emergere criticità e punti di debolezza che hanno indotto in tutti i protagonisti una condizione di sconforto forse mai registrata nella scuola del dopo guerra.
Ancor di più il periodo delle vacanze che è stato segnato da incertezze, indicazioni poco chiare, opinioni fuorvianti, messaggi contraddittori anche al limite della perdita di ogni elemento di ragionevolezza.
Ma la scuola ha continuato – con i DS, i collaboratori dei DS ed i DSGA – a programmare, progettare, eseguire tempestivi monitoraggi di diversa provenienza per mettere un “popolo” nella condizione di poter riprendere a costruire – con i limiti indotti dall’evoluzione pandemica ma in sicurezza – i progetti educativi delle autonome Istituzioni scolastiche.
Temi di distrazione di massa e di efficace qualità populista hanno provato a far perdere la bussola ad una squadra di professionisti che nonostante tutto ed a diverso titolo sono stati e saranno protagonisti nella ripartenza dell’1 settembre.
Siamo stati in questa calda e complicata estate impegnati quotidianamente nelle nostre scuole a progettare, ad immaginare, a verificare come poter dare risposta senza allarmismi ed in sicurezza alle legittime richieste delle famiglie consapevoli che “l’anno che verrà” non potrà essere come i precedenti, ci riserverà tante “sorprese” e metterà in discussione prassi organizzative e modelli didattici consolidati.
Alla facile inerzia di alcuni o alla tentazione di altri di scaricare le responsabilità abbiamo preferito la strada più difficile, quella dell’osare e rischiare con tutte le incognite che la dura e complessa realtà ci porrà innanzi.
Abbiamo preferito giocare da protagonisti la partita contro Covid 19 consapevoli che il risultato finale dipenderà da una squadra coesa e determinata costituita dalla comunità scolastica, dai genitori, dagli EE.LL., dal volontariato.
Continuiamo a perseguire con determinazione e nonostante le tante criticità un solo obiettivo: fare ripartire i nostri alunni in ambiente scolastico, far comprendere loro che ciò che è nelle nostre possibilità dovrà essere fatto senza se e senza ma, schierarli in “campo da gioco” nel quale, nel rispetto delle regole seppur molto stringenti e magari non comprese, ciascuno possa sentirsi protagonista e tutti insieme fare il primo giorno di scuola un incoraggiante segno di vittoria.
Un pensiero, infine, ai tanti colleghi Collaboratori che si trovano a lavorare in scuole in reggenza: conosciamo bene l’enorme lavoro che li aspetta e le tante criticità ed emergenze cui dovranno far fronte. A loro ed alle loro comunità va un sincero incoraggiamento.
La scuola deve ripartire e ciascuno deve poter dire di aver contribuito a vincere la grande sfida.
Buon anno scolastico a tutti.