Per quanto riguarda le coperture, credo che il ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri dovrebbe avere un rapporto adeguato alla drammatica realtà del momento.
Pensare di negare un’altra volta, come fatto a marzo, l’emergenza sarebbe inaccettabile.
Pertanto, modesto consiglio al ministro Gualtieri, gli chiederei, innanzitutto: di rivedere i conti della Nadef, definiti solo 20 giorni fa, conti che non sono già più adeguati, causa seconda ondata della pandemia; dopo aver fatto questo, occorre riscrivere completamento il Documento Programmatico di Bilancio, con relativo scostamento.
A questo riguardo, andrà previsto un nuovo indebitamento che tenga conto delle nuove necessità per il 2021. Inoltre, andranno verificate tutte le risorse disponibili, come ha detto il presidente della Repubblica Mattarella, dal SURE, ai fondi BEI e soprattutto al MES. Vale a dire, come acquisire e spendere questi 100 miliardi di prestiti a tassi assolutamente convenienti nell’ambito del nostro bilancio fin da subito.
Le modalità di collocazione sia del nuovo indebitamento che della disponibilità delle risorse europee all’interno del DPB e della Legge di Bilancio sarà compito, ovviamente, degli organi competenti del MEF, con il controllo della Ragioneria Generale dello Stato. Ma, dal punto di visto politico, è chiaro che in un momento del genere la strategia dovrà essere quella di cominciare ad utilizzare tutti e subito i 100 miliardi di loans (prestiti), a partire dai 37 del MES, in maniera da avere risorse dirette e indirette immediatamente disponibili. Dirette da usare subito, indirette a copertura di spese già effettuate, liberando nel contempo risorse per le nuove necessità.
Una volta fatto questo, come dicevamo, si dovrà individuare il nuovo relativo e conseguente scostamento da portare in Parlamento per essere votato con la maggioranza assoluta degli aventi diritto, in maniera tale da poter mettere in sicurezza non solo il bilancio dello Stato ma, soprattutto, la nostra economia e la nostra salute.
Tutto questo è reso inoltre assolutamente possibile dal fatto che è stato modificato ulteriormente il Temporary Framework che consente allo Stato, appunto, di intervenire con la copertura fino al 90% dei costi fissi delle aziende che hanno subito un calo del fatturato superiore al 30% nell’ultimo esercizio. Lo sta già facendo la Germania, lo dovremo fare anche noi.