AgenPress. “L’entusiasmo espresso dalle forze di maggioranza per il compromesso raggiunto tra Parlamento Ue e Consiglio su Recovery Fund e bilancio risulta eccessivo e, purtroppo, immotivato.
Dopo lunghe settimane di trattative, la rilevanza dell’esito è del tutto discutibile, la proverbiale montagna che partorisce il topolino: questo è il risultato dell’atteggiamento del Parlamento Europeo che, impuntandosi su richieste utopiche, ha solo contribuito a ritardare ulteriormente il processo, ottenendo ben poco rispetto alle sue richieste iniziali.
Va evidenziato che il Consiglio, fin da subito, aveva offerto la propria disponibilità a valutare incrementi mirati su alcuni programmi, invece si sono perse settimane preziose – con imprese e cittadini ancora a bocca asciutta – per colpa dell’intransigenza del Parlamento, senza la quale si sarebbe potuta trovare una soluzione molto prima, in meno tempo e con molte complicazioni in meno.
Quando qualcuno si lamenterà per il ritardo dei tanto attesi fondi per il Recovery Fund, ci auguriamo che le istituzioni Ue, anziché dare la colpa ai sovranisti, facciano un po’ di autocritica”.
Così in una nota Marco Zanni, europarlamentare della Lega, presidente del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo.