AgenPress. Il direttivo Assogot rileva con rammarico che né nel Recovery Plan, né nell’annunciata riforma della Giustizia sembra essere stata prevista la necessaria modifica dell’ attuale normativa sulla magistratura onoraria in servizio, da tempo oggetto di inconcludenti trattative in Commissione Giustizia del Senato e per cui si è inutilmente chiesto un intervento legislativo in via d’urgenza.
Il Ministro Bonafede si compiace dell’annunciata assunzione di 16.000 persone (non si sa con quali qualifiche) e di ulteriori 1.000 magistrati onorari, beninteso sempre precari, cui affidare la gestione di “Sezioni Stralcio” delle quali gli avvocati con più lunga esperienza conservano con avversione il ricordo, poiché si tramutarono negli anni ’90 da mezzo risolutivo dell’arretrato in ulteriore aggravio del medesimo.
La magistratura onoraria in servizio, posta nelle condizioni di lavorare con serenità, ottenendo finalmente la retribuzione e le tutele dovute (il pane e le rose richiesti nei flash mob di questi mesi) potrebbe senza ulteriori interventi abborracciati smaltire anche l’arretrato e velocizzare i tempi della Giustizia, come ci richiede l’Europa.
Ci auguriamo dunque che il Governo, nell’interesse degli italiani, finalmente si renda conto di avere a disposizione un atout -per l’appunto la magistratura onoraria- finora colpevolmente ignorato, sottostimato e non valorizzato e agisca di conseguenza, ponendo i Giudici di Pace, i Giudici Onorari di Tribunale e i Vice Procuratori Onorari nelle condizioni di applicare le proprie sperimentate capacità alla soluzione dei problemi del comparto Giustizia.
Di seguito qualche informazione sull’associazione:
L’associazione AssoGOT è stata costituita a Catania il 2.11.2019 con il fine di valorizzare e tutelare i GOT (Giudici Onorari di Tribunale), figura prevista dall’articolo 106 della Costituzione. Opera in tutta Italia attraverso una presidente, i 16 membri del direttivo nazionale, i coordinatori nominati presso decine di tribunali e centinaia di iscritti. Rappresentanti dell’associazione siedono anche nei Consigli Giudiziari di Milano, Bari, Campobasso, Messina. Ha dato vita a diverse iniziative, dalla petizione on line “giudici senza giustizia”, alla pubblicazione di numerosi articoli, lettere aperte ed interventi, ad interlocuzioni formali con le istituzioni parlamentari e governative, alla formulazione di interrogazioni parlamentari, articolati normativi ed emendamenti, in parte recepiti (art 8bis comma 1a D.L 162/2019 conv. con mod. dalla l. n. 8/2020; art. 32-bis decreto “Ristori IV”).