Covid. Draghi, decreto per operatori sanitari non vaccinati. Chi rifiuta cambio mansioni

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AgenPress – “Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. L’intervento sugli operatori sanitari non vaccinati “sarà un decreto”.

Quella sugli operatori sanitari non vaccinati “è una norma a nostro vaglio ma riconosciamo che l’adesione del personale sanitario è stata molto ampia, è la stragrande maggioranza e ha dato il buon esempio. C’è un pezzetto molto minimale, che stiamo quantificando, sul quale valutiamo un intervento con una norma”, aggiunge il ministro della Salute Roberto Speranza.

Non riguarderebbe tutto il personale sanitario ma solo chi di loro lavora a contatto con i pazienti l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid 19 a cui sta pensando il governo.

Per evitare il proliferare di contenziosi, si sta studiando nell’ambito del decreto che dovrebbe rendere obbligatorio il vaccino per gli operatori sanitari a contatto con i pazienti, l’ipotesi di un cambio di mansioni per chi continua a rifiutare il vaccino, come alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo.

Soddisfatta Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e responsabile de movimento azzurro per i rapporti con gli alleati.

“La bontà della mia proposta di rendere il vaccino obbligatorio per gli operatori sanitari è stata ribadita dallo stesso presidente del consiglio Draghi che ha confermato che questa norma è allo studio del ministro della Giustizia Cartabia. Sono felice che il governo ci stia lavorando e mi auguro faccia quanto prima, perché non è in nessun modo concepibile che chi ha come missione professionale quella di salvare vite umane metta invece a repentaglio la vita dei pazienti. Sono lieta sia il governo a provvedere, l’ho suggerito io stessa, perché può farlo in tempi più rapidi utilizzando lo strumento di un decreto legge ad hoc o il Sostegni che è già in Parlamento. La velocità è una delle armi più importanti che abbiamo contro la pandemia, non ci può essere alcun problema di primogenitura, bisogna fare bene e fare presto”.

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