AgenPress – I ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto un accordo “sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese”. Lo scrive su Twitter il Tesoro britannico, parlando “una stretta sull’elusione fiscale” che farà pagare “la giusta quota” alle multinazionali di Big Tech. Secondo il Tesoro, “le maggiori imprese globali, con margini di profitto di almeno il 10%, vedranno il 20% di tutti gli utili al di sopra di tale soglia riallocato e tassato nei Paesi dove effettuano vendite”.
Il ministro delle Finanze del Regno Unito, Rishi Sunak, spiega che l’intesa prevede una aliquota minima di “almeno il 15%” in ogni Paese, con riferimento alle mega imprese con margini superiori al 10%. Secondo il ministro britannico, il 20% dei profitti superiori a questo 10% di margini sarà riallocato nei Paesi dove vengono realizzate le vendite. Sunak ha aggiunto che la necessita’ di tasse nazionali sui servizi digitali scomparirà una volta che la soluzione globale sarà in atto. “Dopo anni di discussioni, i ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto un accordo storico per riformare il sistema fiscale globale per adattarlo all’era digitale globale”, ha detto ai giornalisti.
“Ci impegniamo – si legge nel comunicato finale – a raggiungere una soluzione equa sull’assegnazione dei diritti di imposizione”. “Provvederemo ad un adeguato coordinamento tra l’applicazione delle nuove norme fiscali internazionali e l’eliminazione di tutte le tasse sui servizi digitali, e altre pertinenti misure simili, su tutte le società”. La proposta del G7 Finanze sulla tassazione delle imprese si basa su “due pilastri”: un’aliquota minima di “almeno il 15%” per tutte le multinazionali e l’intenzione di tassare il 20% della quota eccedente il 10% dei profitti nei Paesi in cui vengono realizzati. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, a margine della riunione a Londra, precisando che la proposta sarà discussa “in sede G20” a luglio a Venezia, con la prospettiva di essere allargata. Franco ha precisato che l’attuazione tecnica richiederà “alcuni anni”.
Quando diverrà operativa sarà accompagnata dal superamento della digital Tax, dove già in vigore. C’è totale consenso, tra i Paesi del G7, sulla necessità di “politiche economiche espansive per tutto il tempo che servirà” per uscire dalla crisi creata dalla pandemia, ha detto Daniele Franco. Anche la Germania è sulla stessa lunghezza d’onda, ha precisato il ministro, come dimostra il suo contributo al Next generation Eu, al di là del fatto che”una volta volta superata la recessione, i deficit andranno poi gradualmente ridotti”, secondo programmi che sono anche del governo italiano.
Google e Facebook a favore dell’accordo del G7 sulla tassazione globale delle multinazionali, che tocca direttamente i loro interesse anche se non arriva, come avrebbe voluto la Francia, a prendere esplicitamente di mira i colossi digitali. Nick Clegg, vicepresidente affari globali di Facebook, ha detto poco dopo l’annuncio che “vogliamo che la riforma della tassazione internazionale abbia successo, e riconosciamo che potrebbe significare un carico fiscale maggiore per Facebook, e in diversi Paesi”. Un portavoce di Google, secondo Sky News, ha dichiarato che il gruppo è fortemente a favore dell’iniziativa e spera in un accordo finale “bilanciato e durevole”.
“Saluto con grande soddisfazione l’accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto oggi a Londra dai ministri delle finanze del G7. È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini”, ha commentato Mario Draghi.
“Accolgo con favore questa notizia positiva dal G7 sull’imposta minima sulle società. La comunicazione della Commissione sulla tassazione d’impresa spinge per la modernizzazione e maggiore cooperazione internazionale sulla tassazione delle imprese. Questo accordo è un grande passo avanti verso l’equità e la parità di condizioni”, ha scritto presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.
“Dobbiamo uscire dalla crisi del Covid-19 con maggiore uguaglianza. L’accordo al G7 sulla tassazione globale delle multinazionali va nella giusta direzione”, scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, “L’Europarlamento e l’Unione europea faranno la loro parte”, aggiunge Sassoli.