AgenPress. “Finalmente la Corte di Assiste di appello di Palermo ha bloccato la vendetta che la mafia ha perpetrato contro il generale Mori, il colonnello De Donno, il generale Subranni attraverso i sostenitori dell’inesistente trattativa stato-mafia.
Infatti Mori De Donno e Subranni avevano fatto alla mafia dei danni devastanti. Ed essa ha reagito non sparando ma attivando un attacco giudiziario. Alcuni di coloro che sono stati strumenti di questa vendetta mafiosa sapevano bene quello che facevano, altri sono dei fanatici, qualcuno e’ un cretino. In alcuni casi si tratta di pubblici ministeri falliti o di giornalisti da quattro soldi. Domani Il Fatto uscirà listato a lutto.
In questi giorni su Il Riformista e su Il Dubbio sono uscite ricostruzioni incontrovertibili. Evidentemente i giurati popolari hanno letto le carte, hanno letto anche questi articoli e non si sono lasciati infinocchiare da Purgatori e dalle sue trasmissioni televisive durate ore, in cui alcuni pm hanno dato il peggio di se stessi. Questa a nostro avviso e’ la chiave di lettura di tutto quello che e’ accaduto in questi anni.
Talora la mafia per vendicarsi spara, talaltra usa le sue icone come Ciancimino junior per mascariare prima e poi far condannare alcuni di coloro che sono stati i suoi autentici e implacabili nemici. In questo caso poi lo sforzo massimo a partire dall’assassinio di Falcone e di Borsellino e’ stato quello di far scomparire le indagini sul rapporto mafia appalti.”
Lo dichiara in una nota Fabrizio Cicchitto, Presidente Riformismo e Libertà.