L’ANCRI ricorda il trentennale della istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile

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AgenPress. Il Servizio nazionale della protezione civile venne istituito il 24 febbraio del 1992 al fine di tutelare la integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi sia naturali che connessi con l’attività dell’uomo.

L’Ing. Paolo Ghezzi, Delegato nazionale dell’ANCRI alla Protezione Civile e all’Ambiente e Responsabile Scientifico del Master GECA in economia circolare della Scuola Superiore S. Anna di Pisa celebra l’anniversario postando sulla pagina FB una riflessione che riassume anche il suo legame decennale con la protezione civile.

sx. Ing. Paolo Ghezzi – prefetto Francesco Tagliente

Sono molto legato alla Protezione civile – scrive Ghezzi – di cui ho condiviso, da attore privilegiato, gran parte del cammino di crescita negli ultimi due decenni. Un valore aggiunto per il nostro paese e soprattutto per le nostre comunità. Non soltanto per la capacità di intervento, anche fortemente specializzato, nei diversi scenari di emergenza del nostro Paese ma soprattutto per il contributo di sviluppo individuale e collettivo che ha saputo assicurare attraverso il suo articolato sistema di Istituzioni, operatori e volontari. Un patrimonio valoriale che si traduce in comportamenti consapevoli e in una rafforzata capacità reattiva delle nostre comunità, tanto che il sistema di Protezione Civile, oggi, non può fare a meno della sinergia con il contesto in cui è costretta ad intervenire. Nel corso di 30 anni, questo legame operativo è andato costantemente crescendo fino a diventare una vera e propria cartina tornasole della reale capacità di intervento in emergenza.Migliaia di volontarie e volontari, di operatrici e operatori, di amministratrici e amministratori, di famiglie, di alunne e alunni che, giorno dopo giorno, sono diventati ambasciatori di buone prassi e di comportamenti virtuosi in un Paese che ha bisogno di cura costante e di consapevolezza amministrativa. Celebrare questo trentennale significa, quindi, ricordare anche la fragilità dei nostri territori rendendo merito all’impegno che un sistema così articolato e complesso ha saputo assicurare costantemente per prevenire le emergenze e soccorrere chi purtroppo si è trovato a viverle. Celebrare, oltre che ringraziare, significa condividere e prendere parte.”

Il prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato ANCRI alle relazioni istituzionale ha richiamato il legame decennale di Ghezzi con la protezione civile aggiungendo che

Oggi possiamo essere orgogliosi di poter disporre di un sistema efficiente e moderno di Protezione Civile cui anche le altre nazioni guardano con rispetto e ammirazione. Una eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Tante volte la nostra protezione civile è stata chiamata a intervenire anche all’estero. Solo qualche mese fa i nostri canadair hanno prestato soccorso in Austria, colpita da incendi boschivi. Un fenomeno per loro nuovo e dunque ancora più difficile da gestire. Il tema del riscaldamento globale sta ponendo molti stati difronte a temi sconosciuti. Il prefetto Tagliente ha sottolineato poi “il ruolo determinante per il raggiungimento di questo traguardo del sistema Italia richiamando il ruolo di Giuseppe Zamberletti, padre fondatore della moderna protezione civile italiana, e dei capi del Dipartimento della protezione civile che si sono avvicendati negli ultimi anni come Guido Bertolaso, Franco Gabrielli, Angelo Borrelli e Fabrizio Curcio”. Ha ricordato anche due emergenze, gestite con Paolo Ghezzi nella veste di Vicesindaco con delega alla Protezione civile a Pisa: le piene dell’Arno di novembre 2013 e gennaio 2014, trentasette sindaci impegnati nei rispettivi Comuni, migliaia di persone in campo e un fiume da domare.”

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