AgenPress – E’ durato un’ora e mezza l’incontro tra il premier Mario Draghi e i sindacati CGIL CISL UIL.
Il Governo ha proposto ai sindacati di aprire tavoli sul cuneo fiscale, la lotta alla precarietà del lavoro e sul salario minimo partendo dalla proposta del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Lo si apprende da partecipanti alla riunione tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. I tavoli dovrebbero aprirsi a partire dal 23 luglio.
“Un incontro positivo, potenzialmente decisivo. Governo ha condiviso la nostra impostazioni” anche “per governare le emergenze. Il governo conta di deliberare prima della pausa estiva” per “salari, pensioni e reddito delle famiglie”, ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. . “Un nuovo decreto a sostegno di salari, pensioni e famiglie”.
I sindacati hanno chiesto al governo “uno scostamento di bilancio” per finanziare nuove misure “entro la fine dell’anno”, ha aggiunto Sbarra. Tra le possibili fonti di finanziamento i sindacati hanno ricordato gli extraprofitti delle imprese energetici e i maggiori incassi Iva legati all’inflazione.
“Il presidente del consiglio non esclude la possibilità di un patto sociale. Vogliamo discutere di riduzione delle tasse”, ha aggiunto sostenendo che su tutti i temi affrontati c’è disponibilità al confronto del governo.
“Quando si dice ‘ridurre il cuneo fiscale’, poi deve andare tutto ai lavoratori. Aspettiamo risposte su questi temi”, ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini.
“Sull’emergenza bollette, sui salari e sulle pensioni abbiamo chiesto al Governo di intervenire subito. Bisogna detassare gli aumenti contrattuali e la contrattazione di secondo livello e aumentare il netto in busta paga”, ha riferito Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil.
“Sull’emergenza bollette, sui salari e sulle pensioni abbiamo chiesto al Governo di intervenire subito. Bisogna detassare gli aumenti contrattuali e la contrattazione di secondo livello e aumentare il netto in busta paga”.
“E’ ora di finirla con i bonus, servono interventi strutturali. Su salari e pensioni – ha spiegato Bombardieri – abbiamo chiesto al governo di intervenire subito. Non possiamo aspettare la manovra e quindi interventi che vadano in vigore a gennaio 2023. Abbiamo chiesto di detassare gli aumenti contrattuali, detassare la contrattazione di secondo livello e di intervenire, attraverso il cuneo per aumentare il netto in busta paga di lavoratori e pensionati. Su questo il governo ha preso tempo e ha detto che si svolgerà, con le parti sociali, un confronto nell’ultima settimana di luglio, prima del decreto, per valutare le misure da prendere e le quantità economiche”.