AgenPress – “Il segretario ha fatto una scelta politica legittima: privilegiare le candidature della sinistra. Chi pagherà il prezzo, va da sé, è la parte riformista del partito”.
Così Alessia Morani, deputata uscente del Partito democratico, già sottosegretaria allo Sviluppo economico, ha deciso di non correre alle prossime elezioni. “Faccio orgogliosamente parte dei riformisti del partito. E ho colto la volontà di spostare l’asse del Pd verso sinistra di cui è prova come l’alleanza con Sinistra Italiana e Verdi”.
Il prossimo anno è previsto il congresso del partito, “sarà un’occasione per riflettere sullo sbandamento di una linea politica. Dobbiamo ai nostri elettori un chiarimento su cosa sia il Pd e dove vuole andare”.
La rinuncia alla candidatura “dipende dal confronto fatto con le persone con cui lavoro da anni nel territorio. Daremo una mano, ma questa non è la nostra partita”. La riformista dem sostiene di non aver visto “la stessa volontà di tenere unita la nostra comunità politica che avemmo noi all’epoca della scissione di Renzi, quando garantimmo la sopravvivenza del Pd tenendo i parlamentari nei nostri gruppi di Camera e Senato”. Secondo la deputata uscente “c’è stato un trattamento diverso nei confronti dei riformisti rispetto a chi lasciò il partito”.