AgenPress. Francesco Silvestri, deputato del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene”, condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Sulle parlamentarie del M5S
“Noi veniamo da una tradizione di democrazia diretta molto netta, questo è il primo esperimento dove c’è un sistema misto. Buona parte delle liste verrà composta attraverso il voto degli iscritti, poi c’è una parte che il presidente Conte ha deciso di proporre agli iscritti in base alla competenza e all’esperienza politica di chi ha già ricoperto incarichi politici”.
Sul tema del lavoro
“Il tema del lavoro è molto importante, noi siamo uno dei pochi Paesi a non avere un salario minimo. Poi ci sono temi che vogliamo rilanciare come quello del superbonus che con noi era un motore per il pil, adesso è diventata una minaccia di disoccupazione.
Ovviamente ci sono tutti i temi che si porta con sè una pandemia e una guerra vicino casa. Poi però ovviamente ci sono temi che riguardano la cultura e la scuola che non possono essere messi in secondo piano”.
Sul fatto di correre da soli alle elezioni
“Ci sentiamo depurati. La collaborazione parlamentare quando si sta al governo ti porta a fare scelte di compromesso. Io trovo molto onesto presentarsi da soli e poi utilizzare la propria forza parlamentare per raggiungere quelle parti del programma che tu hai interesse a far approvare. Dopo questa collaborazione abbiamo visto un po’ di slealtà da parte del Pd, che a mio avviso sta facendo un po’ di casino sulle liste elettorali. Vedendo quello che è successo con Calenda, con Di Maio, con le liste, siamo un po’ rinfrancati. C’è un entusiasmo molto forte nel M5S. Hanno deciso di mettere un veto perché noi eravamo quelli che avevano fatto cadere il governo Draghi, sono andati col cappello in mano da Calenda, poi si sono presentati con SI e Verdi e Calenda a quel punto ha rotto l’alleanza. Da questo punto di vista abbiamo deciso di correre da soli perché abbiamo visto molta poca serietà nel condurre queste trattative”.
Sulla caduta del governo Draghi
“Il M5S si è assunto questa responsabilità perché sono venuti meno gli accordi, hanno modificato le nostre leggi e non ci siamo più ritrovati nell’attività parlamentari.
Poi hanno cominciato ad insultarci e ci siamo fatti da parte. A un certo punto la Lega ha avuto paura di essere stretto da FDi e dal M5S all’opposizione e hanno fatto una scelta ridicola buttando giù tutto”.