Russia, Rampelli (FDI): programma centrodestra è per sostegno a Ucraina, nostro posizinamento chiaro

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AgenPress. “Esiste un programma, fatto prima delle elezioni come da tradizione, sottoscritto oltre che da Giorgia Meloni sia da Silvio Berlusconi che  da Matteo Salvini. Lì c’è il posizionamento dell’Italia riguardo all’invasione dell’Ucraina. C’è la conferma dell’appartenenza dell’Italia al contesto euroatlantico.

Le posizioni del Centrodestra sono oltretutto certificate dall’azione del Governo uscente di cui Forza Italia e Lega hanno fatto parte, con espliciti provvedimenti e  assunzioni di responsabilità, con esplicito sostegno a Zelenski, garantito anche da Fratelli d’Italia. Una delle poche volte in cui l’unica opposizione parlamentare si è schierata con il governo, come da tradizione della destra italiana che, in politica estera, non ha mai fatto prevalere gli interessi di parte su quelli della nazione.

C’è stata quindi l’unanimità del parlamento. Lega e Forza Italia hanno condiviso le scelte del Governo Draghi e hanno condiviso le sue scelte sul conflitto senza colpo ferire. Noi certo non faremo mancare il supporto al popolo ucraino, attivo e concreto, affinché possa riacquisire i territori che gli sono stati sottratti con violenza brutale e morti” -.

Così dichiara Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia e vice-presidente della Camera dei Deputati, nel corso di Omnibus.

“Rispetto all’operazione “dalla Russia con amore” ho presentato interrogazioni parlamentari a cui nessuno ha dato risposta. Si è trattato di una copertura per un’operazione di acquisizione di segreti militari e scientifici. Il personale sanitario inviato in Italia era meno del 10% del totale. C’erano mezzi militari pesanti, poche mascherine, pochi camici, pochi respiratori. E poi c’è stato un terremoto allo Spallanzani, da cui qualcuno senza averne titolo si è permesso di validare scientificamente lo Sputnik, che non era stato certificato neanche dalle autorità europee del farmaco. La conseguenza di queste interferenze è stata la fuga di tutte le personalità che avevano posizioni importanti allo Spallanzani, cominciando dal Direttore generale e proseguendo con la biologa che aveva isolato per prima il virus in Italia.

Tutti scomparsi, finiti ‘altrove’ o prepensionati. Forse è corretto dire “scappati” di fronte a quello che hanno visto. Un mistero dell’Italia di Conte e Zingaretti che si arricchisce di un altro enigma, la sparizione del vaccino italiano. Abbiamo fatto investimenti per averlo, ha superato due fasi di sperimentazione su tre a pieni voti, è stato acquistato il bioreattore più moderno al mondo per metterlo in produzione. E poi?…

Gli italiani hanno il diritto di sapere che fine hanno fatto i propri soldi, perché si sia rinunciato a quell’obiettivo e come si spiega la coincidenza con la certificazione improvvisa e irregolare dello Sputnik.
C’è dunque chi parla della sua amicizia personale con Putin e chi Putin lo ha servito mostrando molta più familiarità con lui e Xi Jinping di qualunque descrizione fantastica”.

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