AgenPress – Il cadavere di una donna di 82 anni, Maria Prudenza Bellanova è stato trovato dai carabinieri in posizione rannicchiata all’interno del congelatore a pozzetto.
E’ avvenuto A Ceglie Messapica (Brindisi). Il figlio della pensionata, Angelo Bellanova, 55 anni, è stato denunciato a piede libero per occultamento di cadavere, dopo essere stato interrogato a lungo nel corso del pomeriggio. La donna sarebbe morta per cause naturali
Nel podere in cui si trova la casa, i carabinieri hanno anche rinvenuto quattro cani che ora saranno trasferiti nel canile di Carovigno. Non è chiaro ancora quando e come la donna sia morta. Si sa che era viva fino allo scorso settembre, quando il personale dei servizi sociali che seguiva la famiglia l’ha vista in vita. Il servizio di assistenza era stato poi sospeso per questioni amministrative.
La procura di Brindisi che indaga sull’accaduto ha disposto il sequestro della villetta. L’uomo, assistito dal suo avvocato Aldo Gianfreda, ha raccontato agli investigatori che quando si è accorto della morte della madre, ha vegliato il corpo per un giorno poi “per senso di paura di essere giudicato per la morte del genitore e per lo sconforto” avrebbe deciso di occultare il cadavere.
A denunciare la scomparsa di Maria sarebbero state, secondo una prima ricostruzione, le dipendenti di una cooperativa che per conto dei servizi sociali assisteva madre e figlio nella gestione della casa.
Le due donne avrebbero infatti riferito che l’uomo da diverse settimane si rifiutava di farle entrare e per questo hanno deciso di denunciare la cosa: i carabinieri, dopo la segnalazione, si sono recati nella villetta che si trova in contrada Nisi, una zona di campagna del Brindisino e hanno fatto la macabra scoperta.
Secondo quanto emerso nel corso dell’interrogatorio, madre e figlio avevano un rapporto “di profonda simbiosi” e così l’uomo sarebbe rimasto “traumatizzato” dopo aver capito che la donna era morta. Tutti elementi che dovranno essere approfonditi.
Il 55enne da alcuni testimoni è stato descritto come “taciturno ma mai scortese”. Secondo alcune nipoti della donna, comunque, da mesi l’uomo si sarebbe rifiutato di far vedere la zia. Ieri ad allertare le forze dell’ordine sono stati da alcuni familiari, con i carabinieri che hanno raggiunto l’abitazione dove vivevano madre e figlio con il personale di una cooperativa dei servizi sociali che fino a settembre aveva seguito la famiglia. Nelle prossime ore il pubblico ministero titolare del fascicolo, Mauron Gallone, dovrebbe disporre l’autopsia per accertare se le cause della morte siano state naturali e a quanto tempo fa risalga.