Tim. Giorgetti, partecipazione Mef per 2,2 mld. Investimento strategico, lo Stato ci deve essere e noi ci saremo

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AgenPress – Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato due provvedimenti su Tim. Si tratta di un decreto legge per assicurare le risorse finanziarie e un Dpcm che autorizza il ministero dell’Economia a entrare nella Netco con una quota di minoranza. Il Dpcm rende operativo il memorandum d’intesa firmato il 10 agosto tra il ministero dell’Economia e il fondo americano Kkr per presentare un’offerta vincolante al consiglio di amministrazione di Tim per rilevare fino al 20% della Necto, società della rete fissa.

“Speriamo che con questa azione si possa in qualche modo dare un quadro stabile e definitivo ad una vicenda che da molto tempo vive una situazione impasse e nei prossimi mesi potrebbe avere una soluzione definitiva”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il cdm.

La partecipazione del Mef alla Netco di Tim “sarà di minoranza per un importo massimo di 2 miliardo e 200 milioni ma è una partecipazione finalizzata a assicurare comunque l’esercizio di poteri speciali, sostanzialmente la capacità di incidere in termini di strategia di sicurezza su quella che consideriamo una infrastruttura, la rete di Tlc, come decisiva per il futuro del paese”.

Un ruolo di Cdp nell’ambito dell’operazione sulla rete di Tim “è possibile all’interno dei vincoli dell’Antitrust”.

“Kkr non è nuova a Telecom-Tim, esiste già la partecipazione in Fibercop, quindi è un naturale interlocutore. Quello che interessa al governo è ribadire il controllo pubblico su alcune scelte strategiche, su un’infrastruttura che noi giudichiamo strategica. Siccome questo è un investimento strategico e il controllo della rete, in particolare per alcuni aspetti come Sparkle, lo Stato ci deve essere e noi ci saremo”.

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