Migranti. Mollicone (Fdl), far pagare 5mila euro è forma di garanzia. Dove hanno trovato i soldi per gli scafisti

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AgenPress – Chiedere cinquemila euro agli immigrati richiedenti asilo che sbarcano sulle nostre coste “è una forma di garanzia per essere sicuri che l’immigrato non si allontani dopo aver presentato la richiesta”.

Così, al Corriere della Sera, il deputato FdI Federico Mollicone. “È l’ultimo vincolo  per non farlo allontanare prima di essere regolarizzato. È una sanzione amministrativa pro forma”. “Dobbiamo tenere conto  che con questo decreto ci sarà una rivoluzione per quel che riguarda i Cpr. I Cpr diventeranno uno strumento di gestione dell’emergenza per gli arrivi dei migranti. Ora garantivano pochissimi posti ed erano l’ultimo passaggio prima dell’espulsione. Ma c’è in ballo anche un’altra proposta per nuovi Cpr. Costituire Cpr nei centri delle grandi città, lontano dalle zone residenziali”.

Lo scopo, spiega Mollicone, è quello di “ospitare gli immigrati clandestini che si trovano nelle città. Ce ne sono tanti. A Roma attorno alla Stazione Termini ci sono centoventi senza fissa dimora, il 90 per cento sono immigrati. Bisogna curarli, assisterli e poi verificare il loro stato: per i clandestini allora ecco il Cpr”. Ma rispetto ai cinquemila euro, gli viene chiesto, dove troverebbero i soldi? “Faccio io la domanda: come hanno fatto a trovare i soldi per gli scafisti?”.

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